IMPERIA – CRISI DI MAGGIORANZA? L’INTERVISTA AI CONSIGLIERI PAOLO RE E NATALIA RICCÒ (IMPERIA CAMBIA) SULLE VOTAZIONI “DIFFORMI” /DETTAGLI
In breve: RE: "Propongo l'istituzione di una commissione che verifichi e controlli la giunta in materia di spesa". Riccò:"Al comune di Imperia manca un progetto di verde pubblico".
IMPERIA – Imperia Cambia o non cambia? Molti in città si sono chiesti il perché, cosa ci sia dietro o davanti alla decisione dei consiglieri comunali Paolo Re e Natalia Riccò di votare in dissenso al loro gruppo consiliare di maggioranza. Se per il primo, ex assessore della giunta Sappa 2 ed ex vice presidente della S.P.U.I, si tratta anche di una questione politica, per la Riccò è una decisione dettata dalla coscienza.
“Abbiamo due teste che pensano in autonomia – spiegano i due a ImperiaPost – tanto che sulla vicenda Agnesi la pensiamo diversamente”. Paolo Re, infatti, ha votato a favore della mozione sull’Agnesi presentata dal gruppo Imperia Bene Comune in dissenso con il suo gruppo di appartenenza (Imperia Cambia) mentre la Riccò ha votato contro.
“Non credo che la decisione di astenermi sulla pratica relativa alla Tasi – spiega la Riccò – possa essere definita una bega politica. È vero, non mi piace parlare molto in consiglio, sono una donna d’azione e per quanto posso, in base alle mie competenze, cerco di dare il mio contributo fattivo. Mi hanno chiesto il perché della mia astensione e posso dire che nel gruppo siamo abituati a ragionarci sulle cose e a volte non la pensiamo in modo uguale. Mi studio le pratiche e nell’ambito della mie conoscenze cerco di dare il mio contributo. Il mestiere del politicante-amministrativo e consulente non è facile, a volte non mi sento neanche all’altezza perché ci sono scelte importanti e delicatissime da assumere. Sul caso della vicenda Agnesi ho ascoltato il discorso di Re e ho ritenuto che fosse più opportuno assumere la posizione suggerita dal sindaco Capacci in quanto la ritengo più propositiva”.
Sulla Tasi: “Siamo veramente sicuri che una tassazione così elevata possa essere sostenuta dalla popolazione? e poi a fronte di che cosa? Io mi sento molto più operativa, purtroppo a volte, nella mentalità politica manca la progettazione. Adesso per quanto riguarda il bilancio, guardiamo i numeri che sono impietosi. Al comune di Imperia per esempio manca un progetto di verde pubblico anche se sto apprezzando il lavoro dell’assessore Parodi che non ha evidentemente le disponibilità economiche necessarie. Mi fa dispiacere vedere determinate situazioni all’interno della macchina comunale che ritengo molto rigida. Bisogna cambiare il ritmo di lavoro e poi trovare i soldi necessari, adesso stiamo cercando di fare le cose senza soldi.
Credo che sia necessario lavorare su Imperia con una certa regia. La nostra è una città che ha delle ottime potenzialità, io ho dei ragazzi a cui insegno e dei figli, questa situazione è veramente avvilente. Se si ha un tot soldi bisogna fare delle scelte, accontentare tutti è impossibile. Quando chiedi sudore, lacrime e sangue devi anche darle, dobbiamo per forza abituarci a risparmiare. Sono convinta che lavorando in una certa maniera si otterranno i risultati. Voglio ribadire che non c’è alcuna spaccatura o crisi all’interno del mio gruppo”.
Il suo ex compagno di scuola Paolo Re sembra condividere i passaggi della Riccò ma il suo è anche un discorso politico: “Le mie priorità sono la legalità e la trasparenza. Anche quando ero assessore durante la giunta Sappa e Claudio Scajola era Ministro dell’Interno, non ho mai fatto mancare le mie critiche sull’amministrazione. Si ricordano bene per esempio quelle sull’affidamento delle spiagge libere attrezzate. La mia posizione l’ho spiegata bene in consiglio comunale. Non si può aumentare le tasse al massimo senza che si attivi subito una squadra di operai dotata della attrezzatura necessaria e nominare un assessore di competenza.
Non c’è assolutamente alcuna crisi di maggioranza. Non siamo al punto di non condividere più nulla o il programma elettorale. Sono convinto che il sindaco si sia mosso bene su determinate cose e che il programma sia buono. Anche sul piano della legalità e della trasparenza si siano fatti passi avanti ma sono anche convito che nella giunta ci siano persone che anche con meno soldi si potrebbero fare di più.A dir la verità speravo che il sistema politico e i meccanismi di poltrone e di grandi padri nobili, magari esterni al consiglio comunale, che continuano a tessere le fila fosse finito ma purtroppo non è così.
Credo che il consigliere comunale abbia il diritto e dovere di indirizzo e di controllo sull’amministrazione. La tassazione dovrebbe essere proporzionata alla manutenzione e su questo punto la cttà ha visto poco e niente. Credo che in tal senso debbano essere stanziate più risorse. Inoltre propongo l’istituzione di una commissione che verifichi e controlli la giunta in materia di spesa. I consiglieri comunali, nelle opportune sedi, devono avere il diritto di interrogare e controllare gli assessori sulle spese al fine di garantire il massimo risparmio e l’ottimizzazione delle risorse disponibili”.