Riccardo Giordano Capogruppo PD in Provincia ha dichiarato la necessità di riaprire un tavolo di confronto sul delicato caso della Riviera Trasporti.
“A seguito della disdetta della contrattazione di secondo livello avanzata dall’azienda ai lavoratori R.T. s’è verificata la comprensibile reazione dei sindacati che hanno attivato le prime forme di protesta concretizzatesi nell’applicazione puntuale del contratto antecedente alla data del 29 novembre 1983, a cui farà seguito lo sciopero di domani.
La disdetta è stata giustificata dall’attuale consiglio di amministrazione con la necessità di risanare i conti della società, conti che si trovano in una situazione drammatica per colpa di una scriteriata e colpevole gestione portata avanti per anni da menagers fiduciari del centrodestra locale.
Questa scelta nei fatti arrecherà più danni che benefici; a farne le spese direttamente saranno, oltre ai dipendenti della Riviera Trasporti, ancora una volta i cittadini, i lavoratori e i turisti della provincia che non potranno beneficiare di un servizio pubblico essenziale.
Ma a fronte di ciò pochissimi saranno i benefici in termini economici di cui l’azienda beneficerà, con effetti poco significativi sul risanamento dei conti della società.
Basta chiedere ad autisti e a passeggeri per rendersi conto che si sta verificando una drastica riduzione delle entrate da biglietti e che gli effetti negativi prodotti da tale manovra sono destinati ad aumentare con l’imminente apertura dell’anno scolastico.
Al di là delle considerazioni di fondo su provvedimenti che colpiscono anche lavoratori con salari al di sotto dei 1.000-1.100 € al mese, e dell’inaccettabile paradigma per cui, in sfregio al rispetto del principio dell’utilità marginale, sono colpiti di più i lavoratori con redditi bassi che i quadri e dirigenti con redditi molto alti, quello che non si può accettare è che tutto questo non servirà a mettere i conti dell’azienda in ordine.
Sul fronte dei risparmi infatti ben altri sono i benefici che si potrebbero realizzare anche attraverso il coinvolgimento dei lavoratori che, non dimentichiamolo, sono i primi interessati a mantenere in vita la società.
Chiedo quindi alla Provincia, come principale proprietaria della Riviera Trasporti, e ai vertici dell’azienda stessa, di riaprire immediatamente il tavolo di confronto con i sindacati per ricercare soluzioni alternative che siano in grado di produrre, aumentando il lavoro invece di ridurlo, effetti economici significativi e duraturi”.