Si è svolta oggi, sabato 14 ottobre, presso la Sala Consiliare della Provincia di Imperia, la cerimonia di premiazione del Concorso Internazionale di Poesia “Parasio – Città di Imperia” giunta quest’anno alla decima edizione.
Presente per consegnare i premi il Sindaco di Imperia Claudio Scajola.
Concorso internazionale di Poesia “Parasio – Città di Imperia”: vince Stefano Vitale
Ecco i primi tre classificati.
1° CLASSIFICATO: Stefano Vitale
2° CLASSIFICATO: Rita Imperatori
3° CLASSIFICATO: Dalla Libera Emanuela
MENZIONE D’ONORE:
Sergio Gallo
Annamaria Maccaboni
Denata Ndreca
Matteo Persico
Lina Salvi
Rodolfo Vettorello
Valerio Vigliaturo
Simona Gazzano
“Siamo arrivati a un numero tondo per questo concorso, la decima edizione. Anche per la città di Imperia fra poco sarà una cifra tonda, noi festeggiamo praticamente la radice quadrata del compleanno della città di Imperia. Sono 10 edizioni tutte di successo questa è la fine di un primo percorso di una prima tappa, poi sarà l’inizio di altri 10, speriamo poi di proseguire ovviamente nel futuro. I poeti sono sempre tantissimi, le poesie molto belle, le tematiche delle più svariate. Quest’anno sul podio ci sono tre componimenti particolarmente intensi e poi saranno pubblicati quindi resi noti e potrete usufruirne e leggerli anche voi.
Noi iniziamo da qui e poi proseguiremo con altre iniziative dedite al festeggiamento del Centenario come associazione culturale che da più di 50 anni opera nella città di Imperia, il circolo Parasio compie 53 anni quindi ha condiviso più di metà quindi del percorso di questa città, vogliamo essere sempre un punto di riferimento come lo siamo stati nel passato”.
Stefano Vitale, primo premio
“La mia poesia si intitola ‘Si resta altrove’ e parla proprio della nostra condizione attuale, tra l’altro pensavo proprio oggi alla situazione che stiamo vivendo questa situazione un po’ straniante di queste guerre che ci mettono molto in difficoltà. L’idea è proprio che dobbiamo forse guardare un po’ di più dentro noi stessi per trovare quell’altrove che a volte cerchiamo troppo distante da noi e che forse se guardassimo di più dentro di noi le cose andrebbero anche meglio”.