23 Dicembre 2024 15:06

23 Dicembre 2024 15:06

Report smonta la sanità ligure: in un’inchiesta morti sospette, liste di attesa infinite, parti in ambulanza e ospedali fatiscenti

In breve: Da Bordighera all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligue, ne è uscito un quadro disarmante, tra morti sospette, mancate manutenzioni, carenze di personale, liste di attesa infinite e un ricorso continuo alla privatizzazione.

Il programma televisivo d’inchiesta Report ha dedicato parte della puntata di ieri, domenica 15 ottobre, alla sanità ligure. Ne è uscito un quadro disarmante, tra morti sospette, mancate manutenzioni, carenze di personale, liste di attesa infinite e un ricorso continuo alla privatizzazione. Tra gli argomenti toccati, in particolare, gli Ospedali di Albenga e Pietra Ligure (Santa Corona), con la chiusura, rispettivamente, del Pronto Soccorso e del reparto di Ginecologia e Ostetricia, e l’Ospedale di Bordighera, con riferimento alla morte di una donna di 69 anni due giorni dopo le dimissioni.

Liguria: inchiesta di Report sulla sanità, da Albenga a Bordighera

L’Ospedale di Albenga

La puntata ha preso il via dal vecchio Ospedale di Albenga, con le parole di Gino Rapa del Comitato Senza Pronto Soccorso si muore. 

“Il Pronto Soccorso era efficiente, serviva benissimo tutto il territorio. Oggi è tutto chiuso, ospita senza tetto, barboni, piccola criminalità. Il retro dell’ospedale oggi è una latrina a cielo aperto”.

Report

Il vecchio Ospedale di Albenga è stato chiuso e venduto negli anni 2000. Nell’operazione di compravendita è entrato anche l’imprenditore Andrea Nocera, poi coinvolto nel crac cel gruppo Geo. Oggi l’ex ospedale è sotto la tutela di un curatore fallimentare.

Gino Rapa, Comitato Senza Pronto Soccorso si muore

L’Ospedale è stato chiuso quando si è deciso di costruire un Ospedale nuovo, moderno, efficiente, vicino all’autotrada, all’aeroporto, l’Ospedale ideale”.

Report

“Il nuovo Ospedale di Albenga è costato 52 milioni di euro, metà dei soldi è stata ricavata dalla vendita del vecchio Ospedale, l’altra metà l’ha messa lo Stato. A volere il nuovo Ospedale l’ex Presidente della Regione Liguria Sandro Biasotti, di centrodestra, a inaugurarlo, nel 2008, Claudio Burlando del Partito Democratico”.

Gino Rapa, Comitato Senza Pronto Soccorso si muore

Due mesi dopo l’inaugurazione era già stato chiuso il primo reparto, di ostetricia ginecologia, che praticamente non ha mai funzionato. Noi cittadini abbiamo pensato in piu occasioni che venissero chiusi dei reparti per lasciare piani liberi dell’Ospedale all’iniziativa privata”.

Report

Solo tre anni dopo l’inaugurazione la gestione del reparto di ortopedia del nuovo Ospedale di Albenga è stata affidata ai privati, prima al Gruppo Sanitario Ligure, poi al Policlino di Monza.

Teresiano De Franceschi, direttore di medicina interna dell’Ospedale di Albenga dal 2004 al 2022

L’ortopedia non è mai tornata pubblica, questi l’hanno chiusa e hanno buttato la chiave. Sono stati chiusi i reparti di chirurgia generale, otorino-laringoiatria e oculistica. Delle sette sale operatorie forse ne viene utilizzata una”.

Report

L’Ospedale di Albenga conta 210 posti letto, oggi ce ne sono una settantina. Basta entrare dentro per trovare interi reparti chiusi.

Angelo Gratarola, assessore alla sanità della Regione Liguria

“C’è una valutazione su una proposta di partnerariato pubblico privato da parte di una ditta, un gruppo che è in valutazione da parte della Regione. Sarà un ospedale pubbico gestito dal privato. Lei vede il privato come un demonio, io lo trovo giusto perchè il pubblico arranca e fa enormenente fatica”.

Report

Il Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Albenga è stato chiuso e declassato a punto di primo intervento già nel 2012, quando c’era il centrosinistra, poi nel 2020 il centrodestra ha chiuso anche il punto di primo intervento che alla fine, dopo numerose proteste, ha riaperto questa estate, ma funziona solo di giorno e si occupa solo di casi lievi.

Angelo Gratarola, assessore alla sanità della Regione Liguria

L’Ospedale di Albenga nasce per avere il Pronto Soccorso, ma il nostro piano socio sanitario non lo prevede. Prevede il Ppi, il punto di primo intervento. Non ci sarà mai più un Pronto Soccorso? Lo sanni tutti, c’è scritto nell’atto”.

Da anni la Croce Bianca di Albenga porta tutti i casi piu gravi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pietra Ligure che si trova a una quindicina di km.

Dino Arduino, Presidente Croce Bianca Albenga

“Non si deve parlare solo di Albenga e Santa Corona. Noi alle nostre spalle abbiamo quattro vallate che gravitano su Albenga, di queste persone cosa ne facciamo? Il Pronto Soccorso di Pietra Ligure? Sono pieni, non ci sono letti, la gente è seduta in terra, quando ti va bene ci stai 10-12 ore, quando ti va male un pò di più”.

Report

La giornalista di Report entra al Pronto Soccorso di Pietra Ligure: le barelle invadono il Pronto Soccorso, l’attesa è lunga e così un operatore ci consiglia di andare in una casa della salute. Ci danno anche un foglio, con servizi e orari. C’è scritto che le case della salute sono aperte sette giorni su sette, una si trova proprio nel centro storico di Albenga e ci lavora il sindaco che di mestiere fa il medico.

La giornalista di Report va alla casa della salute di Albenga e incontra il Sindaco di Albenga Riccardo Tomatis.

Le case della salute non sono aperte sette giorni su sette, siamo riusciti a tenerla aperta con grande sforzo dalle 9 alle 19 durante la settimana e il sabato dalle 9 alle 13. Sabato pomeriggio e domenica è chiusa. C’è questa situazione da quasi 5 anni. L’affitto lo pagano i medici, la Regione Liguria non da piu un contributo, lo ha dato sino a circa 4-5 anni fa. Poi ha smesso di darlo. Non possiamo aprire tutti i giorni proprio perchè la Regione non da piu un contributo”.

L’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure

Report

L’Ospedale di Pietra Ligure è classificato come Dea di secondo livello, cioè dovrebbe avere tutte le principali discipline mediche chirurgiche. La struttura risale ai primi del ‘900 ed è composta da piu padiglioni. A guardarli bene, diversi sono fatiscenti, inutilizzati, vuoti. Alcuni abbandonati da decenni. Sul retro c’è una discarica e per non farci mancare nulla nel 2020 è stato chiuso il reparto di ostetricia e ginecologia. Significa che in tutta la provincia c’è un solo punto nascite, quello di Savona.

Stefano Vio,autista soccorritore croce bianca albenga

“Alle 5 del mattino arriva una chiamata al 118 per una ragazza partoriente. Aveva già rotto le acque. Ci siamo diretti il più velocemente possibile verso Savona, prima dell’uscita di Savona la ragazza ci ha partorito in ambulanza. Ci siamo fermati su una piazzola in autostrada”.

Report

Nel 2023 sono già quattro i casi di nascite in ambulanza.

Angelo Gratarola, assessore alla sanità della Regione Liguria

“Lei potrebbe mettere un punto nascita a ogni semaforo e avrebbe comunque gente che partorisce per strada. Non si risolvono i problemi mettendo un punto nascita a ogni angolo. Servirà un punto nascite a Pietra Ligure quando avremo gli strumenti per aprirlo. Non ho una data, io non faccio promesse”.

Report

La promessa, ora, è di organizzare a Pietra Ligure un monoblocco nuovo di zecca. L’idea però non è nuova, se ne parlava gia nel 2010. Nel frattempo in questi anni l’Ospedale Santa Corona è stato lasciato alla deriva.

Marco Bertolotto, ex direttore terapia del dolore Ospedale Santa Corona

“Era un’eccellenza, poi le scelte strategiche politiche sono state quelle di ridurre le funzioni di questo ospedale, quindi i primari sono andati in pensione negli anni e la direzione ha deciso di non coprire i posti. Io ero primario della terapia del dolore, cure palliative. Un centro che abbiamo aperto qua nel ’94. Un reparto di 800 m2 con sala operatoria, sala raggi. L’unico reparto così in Regione Liguria, dedicato alla neuromodulazione del dolore, con interventi sul midollo spinale”.

Report

Il reparto di terapia del dolore si trova al quarto piano del padiglione 18. Ci andiamo domenica pomeriggio e lo troviamo chiuso, deserto.

Marco Bertolotto, ex direttore terapia del dolore Ospedale Santa Corona

Non si fanno piu interventi, operazioni. Gli interventi che facevamo sul midollo per controllare il dolore non c’è piu nessuno che li fa. Poco prima di andare in pensione ho denunciato questa cosa e sono stato deferito al consiglio di disciplina. C’erano medici, anestesisti che volevano venire a lavorare con me. E invece la direzione ha detto no e li abbiamo persi. Le persone che abbiamo formato se ne sono andate”.

La storia di Sabina Grassa

Report racconta poi la storia di Sabrina Grassa, di Andora, del Comitato Sos Salute Pubblica Liguria. Il padre dei suoi tre figli ha il Morbo di Crohn, un’infiammazione cronica all’intestino, ed è stato costretto a cambiare tre ospedali in Liguria.

“E’ stato operato per ben due volte ad Albenga. Dopo Albenga ha fatto un percorso a Pietra Ligure, nel Dea di secondo livello perché ad Albenga non era piu possibile seguire questa patologia. Adesso di recente ancora peggio, siamo a Savona, a 50 km. A Savona arriviamo in circa un’ora se siamo fortunati, a volte anche due ore e mezza. A seguito degli interventi subiti si è formata un’ernia per la quale siamo in attesa da due anni. Una lista d’attesa imbarazzante anche perchè lui non sta bene ed ha un’ernia che si sta ingrandendo sempre di piu. Poi è un artigiano e quando sta male non può lavorare. Ma incombono le spese”.

Maurizio Calà Cgil Liguria

“Liste di attesa? A Genova per una colonscopia di tipo B ci vogliono 113 giorni, a Savona per una visita oculistica 330, per una tac all’addome a Savona ci voglio 170 giorni. Ad Imperia per una visita cardiologica, che è una visita comune, ci vogliono 194 giorni. Così come per un ecodoppler 108. A Spezia per una colonscopia di vogliono 220 giorni”.

Angelo Gratarola, assessore alla sanità della Regione Liguria

“I nostri cittadini non sono privati di assistenza, lo certifica il Ministero. Il Covid ha disastrato qualsiasi attività ospedaliera. Gli ospedali si sono messi a curare una patologia sola. Tutto il resto sono rimaste in coda. La Corte dei Conti dice che siamo all’ultimo posto in Italia per il recupero degli interventi programmati durante il Covid? Non è proprio così, noi abbiamo fatto le nostre controdeduzioni”.

Report

Secondo il Procuratore Generale della Corte dei Conti, Silvio Lonci, la Liguria è all’ultimo posto in Italia per il recupero di quei ricoveri programmati e saltati durante il Covid. Avrebbe recuperato solo il 14% contro una media nazionale del 66%. E’ penultima per gli inviti per gli screening, con una percentuale del 20% contro una media nazionale dell’82%. E’ penultima tra le regioni del Nord per il recupero delle prestazioni ambulatoriali, 36% a fronte del 57% che è la media nazionale. Questo nonostante la Liguria abbia ricevuto un finanziamento dallo Stato di oltre 13 milioni di euro per recuperare sulla lista d’attesa. La Regione Liguria contesta i dati della Corte dei Conti, però noi con i nostri occhi abbiamo visto lo stato in cui versano gli ospedali nuovi, semi vuoti, quelli vecchi, abbandonati. Visto che non si può accedere sempre alla cura chi se lo può permettere cambia regione per andare a curarsi. E la Corte dei Conti segnala che la Liguria spende per la mobilità extraregionale sanitaria 52 milioni di euro, un indebitamento in crescita.

L’Ospedale di Bordighera e la morte di una donna due giorni dopo le dimissioni

Report si occupa dell’Ospedale di Bordighera, in particolare della morte di una donna di 69 anni due giorni le dimissioni dal Punto di Primo Intervento. Ai microfoni della giornalista di Report parlano i figli, Adriano e Laura.

Report

La sera del 21 agosto, la madre di 69 anni si è sentita male a casa è arrivata la guardia medica.

Laura

“Aveva cominciato a sudare e ad avere un forte dolore al petto e al braccio sinistro. E’ venuto il dottore, voleva darci le gocce di melatonina per farla dormire, perchè secondo lui era ansia. Io e mio fratello non eravamo convinti e abbiamo deciso di portarla al Pronto Soccorso”.

Adriano

“Volevamo portarla a Sanremo perché l’Ospedale di Bordighera chiuso, ma la guardia medica ci ha convinto a portarla a Bordighera, dicendoci che aveva riaperto e che c’era un punto di primo soccorso e che a Sanremo sarebbe stato pieno”.

Report

L’Ospedale di Bordighera un tempo era dotato di Pronto Soccorso, ora c’è solo un Punto di Primo Intervento ed è proprio qui che su consiglio della Guardia Medica Adriano a Laura portano la madre.

Laura

“Il medico mi ha detto, testuali parole, io metto la diagnosi come un problema gastrointenstinale. Poi non è andata cosi e ha scritto che era un problema osteomuscolare. Secondo lui il cuore era da escludere”.

Report

La madre è stata dimessa e due giorni dopo, di mattina, è stata trovata morta a letto. I figli hanno sporto denuncia e la Procura di Imperia ha aperto un’inchiesta.

Avvocato Marco Noto, legale della famiglia della 69enne deceduta

“Occorre capire da un dolore muscolare alla morte dove sia l’errore. Il medico che ha visitato la signora era uno specializzando, ma non in emergenza, bensì in urologia”.

Angelo Gratarola, assessore alla sanità della Regione Liguria

“Non conta che fosse uno specializzando. Nel punto di primo di intervento, come dice la norma, basta un laureato in medicina. Il fatto che fosse uno specializzando in urologia era un valore aggiunto in questo caso, perchè era piu di un medico semplice”.

Report

L’unico esame fatto alla signora è stato un elettrocardiogramma.

Angelo Gratarola, assessore alla sanità della Regione Liguria

“Un elettrocardiogramma potrebbe non essere sufficiente per escludere un problema al cuore, bisognerebbe fare altri esami. Per esempio dosare la curva delle troponine”.

Laura

“Il medico ha fatto solo l’elettrocardiogramma. Non è stato fatto tutto quello che andava fatto. Magari mia madre si poteva salvare”.

Adriano

“Io sono andato in un Ospedale, dove penso si possano salvare vite e mi mandano a casa così? In che mani siamo?”.

Report

L’Ospedale di Bordighera è stato dati in gestione ai privati. Nel febbraio scorso l’Asl ha firmato un accordo con GVM del romagnolo Ettore Sansevini, che riceverà 15 milioni di euro per gestire l’intero Ospedale.

Angelo Gratarola, assessore alla sanità della Regione Liguria

“Quello di Bordighera resta un ospedale pubblico a gestione privata. Giudicare l’esperienza di Bordighera dopo 2 mesi mi sembra ingrato. Il fatto che una signora sia morta in casa dopo due giorni che era passata dal Ppi di Bordghera può giustificare il buono o il cattivo operato di un ospedale? Non le sembra ingiusto?”.

 

 

 

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