“Quando sono all’estero e mi presento dicendo di essere di Imperia tutti rimangono colpiti e dicono subito: ‘La città di Luciano Berio’. Per questo tornare nella mia città per suonare Berio per me è un motivo di grande orgoglio e anche di profonda emozione”. Queste le parole di Simone Schermi, violinista imperiese di 26 anni che domani, martedì 24 ottobre 2023, alle 18.30, si esibirà alla Biblioteca Lagorio di Imperia, insieme al violinista ungherese Miklòs Papp, per l’evento intitolato “Suoni d’Arte, Imperia e Ungheria il violino tra Berio, Bartòk e Paganini”.
Sempre domani, alla Civica Galleria d’arte “Il Rondò” di Imperia (piazza Dante 5), alle 17.30, sarà inaugurata la mostra collettiva “Tra Arte e Musica: Suoni d’Arte”. L’esposizione raccoglie le opere di dieci artisti: Agostino Annamaria, Brocato Rosa, Berzsenyi Balàzs, Buffarello Franco, Carrea Gianni, Dagnino Isnaldi Marina, Fattori Ida, Marrale Carlo, Merli Enrico e Nicchio Claudia, e sarà visitabile fino a giovedì 2 novembre 2023.
Gli eventi, a vent’anni dalla scomparsa del compositore imperiese Luciano Berio, sono progettati e organizzati dall’Associazione ImperiaVIVA e Liguria-Ungheria, da EventidAmare e dal Consolato Onorario di Ungheria per la Liguria, con il patrocinio di Regione Liguria, della Provincia di Imperia e della Città di Imperia, del Consolato Generale di Ungheria in Milano e da Festival Academy Budapest.
Imperia: martedì 24 ottobre il tributo al compositore Luciano Berio, tra i protagonisti il violinista Simone Schermi
Come nasce l’idea di questo evento in memoria di Luciano Berio?
“Vivo e lavoro all’estero ormai da due anni e mezzo, sono di base in Germania ma viaggio spesso nel nord-est Europa per i concerti. Quando mi presento e dico di essere di Imperia tutti rimangono colpiti e dicono subito: ‘La città di Luciano Berio’. Per questo tornare nella mia città per suonare Berio per me è un motivo di grande orgoglio e anche di profonda emozione.
Tutto è nato da un’idea di Nicolò Fiori, presidente dell’associazione ImperiaViva. Ricordo che mentre ero a Budapest per un festival importante, mi ha chiamato proponendomi di organizzare un evento su Berio. Così ho parlato con l’organizzazione del festival e hanno organizzato un concerto bellissimo alla biblioteca universitaria di Budapest, dove abbiamo suonato Luciano Berio e Béla Bartók. Così, con Nicolò abbiamo pensato di replicare l’evento presso la Biblioteca di Imperia, la città natale di Berio”.
Cosa suonerete?
“All’inizio suoneremo Niccolò Paganini che ha rivoluzionato tecnica del violino. Dopodichè continueremo con i duetti di Bartók e Berio. In particolare, Bartók ha composto dei duetti per violini partendo dai canti popolari e riarraggiandoli per questi strumenti. Berio ha fatto la stessa cosa con i canti popolari italiani. La particolarità dei duetti di Bartók è il fatto che sono dedicati a danze ed emozioni, mentre quelli di Berio sono dedicati ognuno a un personaggio più o meno famoso o a un suo amico. Ogni duetto dura un minuto e sono godibili da tutti, anche da chi non ascolta abitualmente musica classica”.
Quando hai iniziato a suonare il violino?
“Ho iniziato a suonare il violino a 11 anni presso la scuola di via Verdi a Imperia, ora Centro Studi Musicali “Gaetano Amadeo”. Il mio primo insegnante è stato Alfonso Moretta, al quale devo tantissimo, non sarei qua senza di lui. Dopodichè ho continuato con il triennio al conservatorio di Genova, e una volta concluso ho deciso di proseguire gli studi all’estero, in Germania, dove la musica classica è molto più valorizzata. Ho fatto un Erasmus a Mannheim e poi ho passato la dura audizione per il master a Friburgo. Ora che l’ho concluso lavoro come violinista e insegno anche in una scuola in Germania. Mi sto specializzando in pedagogia della musica.
All’estero il riconoscimento di questo lavoro, sia sociale che economico, è differente rispetto all’Italia, ma sento comunque un forte attaccamento alla città dove sono nato e al nostro paese. Per questo sto cercando di riavvicinarci con questo concerto che mi sta molto a cuore. È il primo concerto che faccio a Imperia dopo tanti anni, torno da adulto a rendere omaggio a un compositore che è stato il pioniere della musica classica contemporanea”.
Qual è il tuo sogno?
“Il mio obiettivo è quello di avvicinare sempre di più le persone alla musica classica. Il concerto a Imperia è finalizzato anche a questo. Sono stato invitato al Ted talk di Salisburgo, e anche quella sarà un’occasione per avvicinare le persone a questo tipo di arte. Vorrei provare per quanto più possibile a sensibilizzare le persone cercando di smontare i pregiudizi che ci sono perchè la musica classica è e deve essere accessibile a tutti”.
Nicolò Fiori, presidente di ImperiaViva
Qual è lo scopo della giornata di domani?
“L’obiettivo è realizzare un tributo al maestro Luciano Berio, uno dei nostri più illustri concittadini. Abbiamo pensato a un evento che potesse rendergli onore. Abbiamo proposto la nostra idea al Sindaco Claudio Scajola e all’Assessore Marcella Roggero che si sono dimostrati subito favorevoli e molto disponibili e abbiamo deciso di coinvolgere in prima battuta l’associazione Liguria Ungheria e con loro il consolato onorario dell’Ungheria a Genova, per collegarci a una delle ultime esperienze di Simone Schermi, che, oltre a un eccellente violinista, è anche il direttore artistico della Associazione ImperiaViva.
Dopo il primo evento a Budapest, con il patrocinio del Festival Academy Budapest, abbiamo deciso di proporlo anche nella nostra città. Berio all’estero è ampiamente notato e stimato, ci sembra opportuno mantenere viva la sua memoria anche da noi, ripercorrere i suoi momenti di vita e le sue opere. Questo è un primo passo. L’idea è sviluppare un festival più ampio che andrà avanti nei prossimo anni per andare a toccare più parti della sua carriera e con diverse collaborazioni con altri consolati del territorio. Crediamo che la cultura possa essere un grande strumento per far conoscere il nostro territorio all’estero. La nostra volontà è quella di portare in città eventi culturali di spessore“.