23 Dicembre 2024 00:12

23 Dicembre 2024 00:12

Imperia: nuova vittoria in Corte di Appello dei proprietari “non frontisti”, Rfi dovrà risarcirli per il passaggio del nuovo tracciato ferroviario

In breve: L'Appello convalida le sentenze emesse in Primo grado. L'avvocato Paolo Prato: "Le Ferrovie devono adeguare le linee guida per gli indennizzi"

Nuova vittoria per i proprietari di alloggi cosiddetti “non frontisti” nella battaglia per vedersi riconoscere un indennizzo dalle Ferrovie per la perdita di valore delle case vicine al nuovo tracciato ferroviario, ma non esattamente di fronte ad esso.

L’Appello convalida le sentenze emesse in Primo grado. L’avvocato Paolo Prato: “Le Ferrovie devono adeguare le linee guida per gli indennizzi”

La Corte di Appello di Genova ha infatti già respinto tre ricorsi di Rfi contro la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Imperia a favore dei proprietari in questione, difesi dall’avvocato imperiese Paolo Prato.

Spiega Prato: “La Corte di Appello di Genova ha accolto pienamente tutte le istanze dei proprietari di case ed ha rigettato l’Appello di Reti ferroviarie italiane. Quello che è inaccettabile, però, è che i proprietari di case debbano affrontare due gradi di giudizio, anticipando i relativi costi, anche se poi sono rifusi, per arrivare ad affermare i loro pieni diritti

Ora probabilmente la parola passerà alla Cassazione. Un dato fondamentale  è che questi indennizzi avvengono sulla scorta delle linee guida Tav, che sono una serie di raccomandazioni e criteri elaborati da Rfi, che non sono più attuali, non sono conformi ai dettati della giurisprudenza e quindi devono essere interamente riviste.

Quello che c’è in gioco è il diritto dei proprietari case all’indennizzo pieno e quindi una forma latu senso risarcitoria. Quindi le linee guida devono essere cambiate, perché assolutamente superate. Delle fonti interne a Reti ferroviarie italiane non si possono sostituire alla giurisprudenza più attuale nel calcolare e attuare l’indennizzo”. 

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