“Oggi possiamo dire con certezza che dal 1 febbraio del 2024 riaprirà il punto nascita di Sanremo”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti oggi a Sanremo insieme agli assessori alla Sanità Angelo Gratarola e all’Urbanistica Marco Scajola e al sindaco Alberto Biancheri, tracciando il punto sugli investimenti futuri per lo sviluppo del territorio, con uno stanziamento da 25 milioni di euro solo sulla rigenerazione urbana.
Sanità e sviluppo urbano, presidente Toti a Sanremo
La visita del presidente Toti è stata l’occasione per un sopralluogo al Mercato dei Fiori, dove ha incontrato Andrea Gorlero, presidente di Amaie Energia, la società che ha in gestione l’area e che sarà attenzionata da un progetto di rigenerazione urbana per complessivi 5,5 milioni di euro finanziati dalla Regione.
Parla il presidente della Liguria, Giovanni Toti
“Dal primo febbraio del 24, ovvero di qua a tre mesi circa, riaprirà il punto nascita di Sanremo. È un punto nascita fondamentale in questo momento dove il Santa Corona oggi colpito da un incendio è in fase di ristrutturazione e non può garantire quel servizio che garantirà certamente in futuro.
Diventa indispensabile che Sanremo e Imperia abbiano i due punti nascita, anche per sopperire evidentemente a un pezzo della provincia di Savona più esposta verso il Ponente.
È chiaro anche che tutto questo poi avrà una conclusione nell’ospedale unico di Taggia, di cui il 20 di novembre approveremo la variazione urbanistica e poi evidentemente cominceremo il percorso di progettazione” .
Non sembrava così scontato fino a qualche settimana?
“Guardi non è mai scontato quando parliamo di sanità italiana, perché la carenza di medici, di infermieri e tecnici purtroppo, soprattutto in realtà periferiche verso le ali lontane dalle università, non ci consentono mai di avere la certezza matematica.
Il combinato disposto delle gare fatte per individuare medici e cooperative, la collaborazione con il Gaslini che sta prendendo ovviamente sempre più terreno e anche le gare effettuate e i concorsi dal Gaslini per fornire il servizio, oggi ci fanno dire che è una cosa fattibile e necessaria.
Credo che la politica debba discutere di sanità. non di localizzazione di bandierine e di campanilismi. Il tema è fornire a cittadini della Liguria da Ventimiglia a Sarzana un servizio sanitario sempre più efficiente, tenendo conto delle risorse, che sono poche e soprattutto quelle umane perché i soldi spesso ci sono ma non si trovano i professionisti e che i professionisti non si possono dividere in due e strapparli come fossero una giacca o un maglione.
La politica deve affrontare con quello che ha nella disponibilità, al meglio che si può. le esigenze dei territori. Sapendo che la moderna dottrina prevede che accorpare è meglio che dividere, che grandi Poli ospedalieri sono più efficaci di piccoli Poli ospedalieri. Questo credo che ormai la politica dovrebbe averlo imparato tutta”.
L’assessore regionale Angelo Gratarola
“Gli ospedali non nascono dal mattino alla sera, sono necessari tempi di costruzione ma anche tutta una serie di altri adempimenti di tipo giuridico amministrativi.
Nell’intertempo che va da oggi al momento in cui l’ospedale di Tagia sarà l’ospedale baricentrico dell’Asl1, dobbiamo utilizzare al meglio quello che abbiamo. Sono i tre ospedali, Sanremo, Imperia e l’ospedale di Bordighera, che partirà con il primo gennaio a pieno regime.
La riapertura del punto nascita di Sanremo, nasce in realtà dopo una serie di mesi in cui la spinta nostra dell’amministrazione regionale all’Asl numero 1 e al Dottor Botti, il direttore generale dell’Istituto Gaslini. Perché era necessaria questa convergenza di intenti, da una parte la parte chiamiamola squisitamente ostetrica, ostetriche e medici dell’ostetricia e dall’altra parte la componente neonatologica e pediatrica, che invece era necessaria al completamento nell’ambito del progetto del Gaslini diffuso.
Quindi è una bella cosa, debbo dire che non è stato facile nemmeno riuscire a farci derogare rispetto al piano originale di otto punti nascita in tutta la regione, dal ministero. Abbiamo chiesto nove per la geografia, per l’orografia, per come siamo fatti e il Ministero dopo questo aspetto ha quindi accettato di passare a nove, uno dei quali è a Sanremo”.
Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri
“Diciamo che è un po’ dovuta la nostra città, non è una questione di campanilismi. Assolutamente no.
È una questione di un accordo che era già partito dal 2018 in conferenza dei sindaci e che poi per varie ragioni non era stato aperto, era stato chiuso per ristrutturazione del punto nascita che poi è rimasto lì.
Era secondo me è un atto che ci aspettavamo, sono ben contento delle notizie di oggi.
Adesso aspettiamo di conoscere i dettagli, di capire bene come aprirà e penso che siamo, non tanto noi ma soprattutto la cittadinanza di Sanremo, molto soddisfatta”.
L’assessore regionale Marco Scajola presenta i progetti di rigenerazione urbana
“Sulla città di Sanremo, tra tutto, abbiamo investito circa 25 milioni in 2 anni. Qualcosa di straordinario, dall’edilizia scolastica, riqualificazione di zone magari più periferiche ma centrali, come Col di Rodi, come il Poggio di Sanremo, che abbiamo finanziato recentemente ad altri interventi.
Come la Pigna che è una un’operazione straordinaria. Ma io voglio fare un ragionamento più ampio, che interessa la provincia di Imperia.
Noi abbiamo investito in 3 anni 28 milioni di euro sulla rigenerazione urbana, di questi la metà, il 50%, sono stati investiti in provincia d’ Imperia. Per i comuni dalla costa all’entroterra, un’attenzione particolare che non c’è mai stata prima per l’imperiese.
Mi dà anche molta soddisfazione, perché ci permette di aprire tanti cantieri. Almeno 50 cantieri aperti in poco tempo e quindi un grande lavoro che vede al centro anche ovviamente una città importante come Sanremo”.