26 Dicembre 2024 03:52

26 Dicembre 2024 03:52

“I Sindaci liguri concedano la cittadinanza onoraria agli ostaggi di Hamas”: la proposta di Duccio Guidi (Azione)

In breve: "Per ricordare come oggi a Gaza non si stia combattendo una battaglia locale, ma in difesa di valori sempre più messi in discussione anche in Europa a causa di sconsiderate politiche migratorie

“A quanto pare Hamas ha deciso di rilasciare gli ostaggi che oltre a quella d’Israele hanno anche la cittadinanza di un altro paese. È dunque per questo che Rav Menachem Margolin, Presidente dell’Associazione Ebraica Europea, ha lanciato un appello a tutti i governi per concedere la cittadinanza del proprio paese a quanti sono ancora nelle mani dei terroristi”. Così, in una nota, Duccio Guidi, responsabile immigrazione di Azione, in merito al conflitto nella Striscia di Gaza.

Imperia: cittadinanza onoraria agli ostaggi di Hamas, la proposta di Duccio Guidi (Azione)

“E’ un invito da intendersi rivolto non solo al Governo, il solo competente al rilascio dei passaporti – prosegue Guidi – ma a conti fatti anche ai Sindaci affinché, pur simbolica ma assai significativa, concedano a queste persone quella onoraria del proprio Comune, come già fatto in altri casi, da ultimo ad esempio, per quanto improvvida, a Patrick Zaki.

Sarebbe allora un’ottima iniziativa se i Sindaci della nostra Liguria compissero questo gesto, per ricordare come oggi a Gaza non si stia combattendo una battaglia locale, ma in difesa di valori sempre più messi in discussione anche in Europa a causa di sconsiderate politiche migratorie che non si preoccupano minimamente di avviare un serio percorso di integrazione degli immigrati nei nostri principi costituzionali.

Che Sindaci e opinione pubblica locali siano preoccupati da problemi del proprio territorio è legittimo, ma forse stavolta non si tratta della mattonellina rotta sul marciapiede o del balconcino abusivo da sanare. Piaccia o meno la società globalizzata ci obbliga tutti ad alzare lo sguardo verso orizzonti più lontani, se non vogliamo arrivare troppo tardi a vedere quanto da laggiù spunta”.

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