21 Dicembre 2024 17:09

21 Dicembre 2024 17:09

Imperia: commissione paesaggio. “No all’obbligo di architetti, geologi e agronomi”. Via libera del consiglio, critiche dall’opposizione

In breve: Approvata con 20 voti favorevoli, 5 voti astenuti e 5 voti contrarila pratica relativa alla modifica del Regolamento Edilizio Comunale in particolare per quanto riguarda la composizione della Commissione Paesaggio.

Approvata con 20 voti favorevoli, 5 voti astenuti (Amoretti, Mameli, Lauretti, Savioli, Zarbano) e 5 voti contrari (Verda, Bellotti, Modaffari, Bozzano, Sardi) la pratica relativa alla modifica del Regolamento Edilizio Comunale in particolare per quanto riguarda la composizione della Commissione Paesaggio.

Nel dettaglio, la variazione prevede la cancellazione dell’obbligo di nominare nella Commissione almeno un geologo, un architetto paesaggista e un agronomo, obbligo che era stato imposto dall’amministrazione Capacci con un emendamento dei consiglieri Ester D’Agostino (oggi nella maggioranza Scajola), Paolo Re e Natalia Riccò.

La prima amministrazione Scajola, nel 2018, aveva già cancellato una prima volta dall’art.3 del regolamento edilizio l’obbligo di nominare nella Commissione Paesaggio almeno un geologo, un architetto paesaggista e un agronomo. Nel 2020, il 30 luglio, però, l’amministrazione ha riportato in consiglio comunale il regolamento edilizio per l’approvazione di ulteriori modifiche. Nell’occasione, per errore, la maggioranza ha presentato in aula il regolamento edilizio antecedente alla modifica dell’art. 3.

Per questo la pratica, illustrata dal vicesindaco Giuseppe fossati, è stata nuovamente portata in consiglio per riparare all’errore, anche perchè l’attuale Commissione Paesaggio del Comune di Imperia, nominata dal Sindaco Claudio Scajola nel 2018, è composta da due ingegneri, Domenico Pino e Paolo Corio, due architetti, Roberto Beniamini e Fiorenzo Marino, e un geologo, Lionello Belmonte, e non compare nessun agronomo.

Imperia: in consiglio il regolamento edilizio comunale

Vicesindaco Giuseppe Fossati

“Questa pratica è tecnica. Abbiamo ragionato a lungo se era il caso di portarla in consiglio perchè si tratta di dare atto e correggere un errore materiale. Cosa è successo? Il 13 novembre 2017, l’amministrazione Capacci ha approvato il regolamento edilizio comunale sulla falsa riga del regolamento della Regione Liguria. Era una traccia che il Comune poteva modificare, ma che puntava a un’uniformità sul territorio regionale.

Il regolamento approvatodall’amministrazioneCapacci prevedeva una norma sulla composizione della Commissione Paesaggio che aveva un’anomaliba, ovvero specificava che al suo interno dovessero esserci necessariamente un geologo, un agronomo e un architetto paesaggista, oltre a quello che prevede la legge regionale.

La Commissione è un organo di consulenza dell’amministrazione, professionisti esterni che esprimono dei pareri obbligatori, ma non vincolanti, sulle pratiche. La legge regionale dice che la Commissione deve essere composta da 3-5 membri scelti all’interno di un albo della regione dove sono inseriti i professionisti.

All’inizio della prima amministrazione Scajola in consiglio comunale abbiamo portato la pratica perchè volevamo escludere questa sorta di riserva indiana per queste categorie, ritenevamo errato dal punto di vista metodologico e anche di opportunità politica andare a stabilire qualcosa di più rispetto a quello che prevede la legge regionale. Non aveva senso.

Quella delibera era stata approvata. L’errore, di cui mi assumo la responsabilità, era mio onere accorgermene, è avvenuto nel 2020, quando abbiamo approvato la modifica di alcuni articoli del regolamento edilizio. In sede di approvazione il consiglio ha approvato un nuovo testo e nel testo l’articolo sulla Commissione aveva la formulazione vecchia. E’ evidente che è un errore materiale. Nel 2020 non si è toccato quell’articolo. Per trasparenza, dando atto di questo errore deliberiamo di correggere il testo, confermando la scelta fatta a suo tempo.

Per scrupolo,  vorrei rassicurare che non si pone alcun problema giuridico. Si applica la legge in vigore nel momento in cui è stata nominata la commissione, in sede rinomina si va a correggere l’errore”.

Daniela Bozzano (Imperia Rinasce)

“E’ un errore materiale, ma avremmo comunque gradito un parere legale. A livello sostanziale, per la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente sarebbe stato opportuno utilizzare tutte queste cinque figure, anche il geologo e l’agronomo. E’ molto importante, in particolare, la figura del geologo. A nostro avviso sarebbe necessario dare la più ampia professionalità possibile alla Commissione. Il nostro voto sarà contrario”.

Consigliere Alessandro Savioli (Società Aperta)

“Nel 2017 fu una scelta politica quella di inserire geologo, agronomo e architetto paesaggista nella Commissione. Fu su una richiesta specifica di alcuni consiglieri, all’epoca Ester d’Agostino (oggi assessore della Giunta Scajola, ndr), Paolo Re e Natalia Riccò. Io votai favorevolmente. All’epoca non fu un errore, fu una scelta”.

Consigliere Lucio Sardi (Alleanza Verdi Sinistra)

“Il vicesindaco Fossati ha parlato di ‘anomalia’, ‘riserva indiana‘, ‘opportunità politiche’. Era una scelta, quella presa nel 2017 dall’amministrazione Capacci, che avrei sostenuto perchè in quesa città attenzione alla tutela del territorio non ce n’è stata. Errore non è il refuso, ma quello di intervenire su una norma pensata dall’amministrazione Capacci che aveva fatto una scelta giusta. Se parlate male di quello che ha fatto quell’amministrazione parlate male di voi stessi, dato che alcuni di voi ne facevano parte. Il nostro voto sarà contrario”.

Consigliere Daniele Ciccione (Insieme)

Non riteniamo corretto avvantaggiare delle figure professionali rispetto ad altre. Non c’è nessun tipo di problema giuridico sull’operato della Commissione dal 2020 in poi, che oltretutto ha solo una valenza di consulenza. L’operato è valido”.

Consigliere Luciano Zarbano (Imperia Senza Padroni)

“A parer mio la mancanza di un geologo e di un agronomo può essere un problema. La Commissione ha come compito quello di esprimere pareri obbligatori sulle pratiche”.

Consigliere Edoardo Verda (Partito Democratico)

L’errore commesso dall’amministrazione Scajola paradossalmente andava nella giusta direzione per tutelare e riconoscere le diverse professionalità. E’ importante averediversi punti di vista, cosa che questa amministazione non è avvezza ad avere. Il voto del PD sarà fortemente contrario . Prendiamo atto dell’indirizzo dell’amministrazione perchè va ad impoverire una commissione che potrebbe avere più punti di vista per migliorare urbanistica e paesaggio della nostra città”.

 

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