23 Dicembre 2024 21:05

23 Dicembre 2024 21:05

Imperia: via libera al Punto Informagiovani. Consiglio approva la proposta del Gruppo Misto. “Il primo compito importante di un Comune è l’ascolto”

In breve: Imperia avrà un punto Informagiovani. Il Consiglio Comunale, infatti, all'unanimità, ha approvato ieri, 30 ottobre, la proposta presenzata dalle consigliere del Gruppo Misto, Laura Amoretti e Silvia Mameli. 

Imperia avrà un punto Informagiovani. Il Consiglio Comunale, infatti, all’unanimità, ha approvato ieri, 30 ottobre, la proposta presenzata dalle consigliere del Gruppo Misto, Laura Amoretti e Silvia Mameli. 

Imperia: nasce il punto Informagiovani, approvato all’unanimità in Consiglio Comunale

Consigliera Laura Amoretti (Gruppo Misto)

“Una società cresce e prospera quanto più investe su un adeguato apporto quantitativo e qualitativo delle nuove generazioni. Da questo concetto siamo partite io la consigliera Mameli per costruire questa mozione. Un concetto espresso non da noi ma espresso da Alessandro Rosina, professore ordinario di demografia e statistica sociale della facoltà di economia dell’università Cattolica di Milano, coordinatore dell’Osservatorio Giovanile dell’Istituto Giulio Toniolo istituito da Regione Lombardia, coordinatore dell’Indagine Giovanile e che dal 2012 redige il rapporto giovani.

Nell’ultimo rapporto giovani del 2022 lo stesso Rosina sostiene l’importanza di aiutare i giovani a trovare il proprio posto nel mondo, di supportare il loro livello di fiducia parlando con il loro linguaggio, sostenerli nell’identificazione del proprio progetto di vita. Quale può essere quindi uno del soggetti deputati a supportare i giovani ad aiutarli, a sostenerli? Fra le diverse domande che sono state fatte a un campione di giovani in Italia proprio per redigere questo questo rapporto è stato chiesto: a quale ambito territoriale senti di appartenere di più? Il Comune riceve il 48% dei consensi, dando fiducia proprio al Comune questo senso di appartenenza. Il compito dei Comuni è chiaro, la responsabilità del Comune è chiara. Dobbiamo rafforzare quel senso di appartenenza rispondendo ai bisogni dei nostri giovani in modo inclusivo con il dovere di includere nel senso di appartenenza quel 52% di giovani che ancora manca.

Il primo Informagiovani, chiamato centro di informazione, nasce in un quartiere di Bruxelles alla fine degli anni sessanta, nasce con l’obiettivo di includere nel tessuto della comunità cittadina i figli degli immigrati perché non erano inclusi e provavano un profondo disagio. Per attenuare quel disagio, uno strumento è questo centro di informazione. Un supporto in cui potesse essere ridotto il disagio. Poi il passaggio in Francia e successivamente in Italia, a Torino nel 1982 il Comune istituisce il primo Informagiovani italiano, molto ispirato alla Francia, nell’84 è la volta di Milano, Verona, Forlì nell’85. Il percorso quindi ormai in Italia è ormai avviato.

Ce lo dice il protocollo d’intesa firmato dal ministero del Lavoro, Anci, Uppi, decreto legilativo, la legge della Regione Liguria e  lo possiamo anche ritrovare lo statuto del Comune di Imperia dove, fino a circa il 2009, c’era anche un centro Informagiovani.

Viviamo in una società che tende a diventare, l’abbiamo definita una ‘infosfera’, dove soprattutto i giovani risultano sommersi da informazioni, dove tutto appare e poco rimane. Arrivano informazioni confuse e contraddittorie, disorganiche che determinano un vero e proprio caos informativo, che rende difficile molte volte orientarsi e trovare risposte coerenti.

In tutto questo uno strumento per aiutare i giovani può essere proprio un punto Informagiovani. Può essere in primo luogo un portale, un contenitore dove organizzare informazione, orientamento, consulenza, in modo mirato e adeguato alla domanda. La scolarizzazione, i corsi di formazione diventano importantissimi. Ricordiamo che la provincia di Imperia, anche la nostra città, purtroppo soffre per alcune problemariche quali la dispersione scolastica e formativa, l’ingresso nel mercato del lavoro, la salute, i diritti, le associazioni, la cultura, la risposta al disagio giovanile.

Un portale di diritti dei giovani, dei più deboli, anche delle giovani donne, che vivono momenti difficili sotto varie forme di violenza, spesso anche non riconoscibile e non intercettabile. Noi sollecitiamo anche la costruzione di una rete attraverso convenzioni con parte delle istituzioni e del volontariato. Una convezione potrebbe essere anche quella con il centro antiviolenza, inserendo ad esempio un chat bot utilizzato dal centro per dare una prima risposta. Certamente la tecnologia non può essere risolutiva e non sarà certamente sufficiente. Il Comune è un luogo dove vivono le persone e l’ente amministra di fatto persone fisiche. Il primo compito importante è l’ascolto altrettanto quindi deve essere l’Informagiovani. Un luogo dove si possa ridare valore al rapporto tra i giovani e le istituzioni, una bussola che sappia interpretare per rendere consapevoli dei problemi e delle possibili soluzioni tutti coloro che vorranno rivolgersi al punto Informagiovani.

Ai tanti slogan che dilagano in questo paese, io e la consigliera Mameli che ringrazio per aver fatto insieme a me il grande lavoro di studio di ricerca per redigere questa mozione, ne opponiamo uno che è il faro per la nostra azione: prima le persone. E oggi in questo consiglio comunale diciamo: prima i giovani”.

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