“Sono rimasto basito dalla discussione in Comune a Imperia per l’istituzione di una commissione consiliare antimafia. Nonostante alla fine sia stata trovata una mediazione per un primo passo in tal senso, è stato increscioso sentir dire da un consigliere della maggioranza che istituire una Commissione Antimafia significa ‘sputtanare’ la città”.
Non usa mezzi termini il presidente della Commissione Regionale Antimafia Roberto Centi per commentare la discussione avvenuta in Consiglio Comunale a Imperia sulla proposta di istituire una Commissione Consiliare Antimafia.
Durante la seduta di ieri sera, Andrea Landolfi, consigliere della lista “Avanti”, a sostegno del Sindaco Claudio Scajola, ha accusato i consiglieri di opposizione proponenti (Ivan Bracco, Daniela Bozzano, Loredana Modaffari, Deborah Bellotti, Edoardo Verda, Enrico Lauretti, Luciano Zarbano, Lucio Sardi) di voler “sputtanare” la città. Una dichiarazione duramente criticata anche dal consigliere regionale Ferruccio Sansa.
Imperia: parla il Presidente della Commissione Antimafia regionale Roberto Centi
“Giova ricordare che Imperia è stata definita la ‘sesta provincia calabrese’ per il radicamento delle infiltrazioni mafiose, soprattutto di stampo ‘ndranghetista, e questo non lo dico io ma lo disse nel 2014 l’allora presidente della Commissione Nazionale Antimafia Rosy Bindi e il concetto è stato ripreso nelle successive relazioni della DIA – spiega Centi -. Come si può dire che una Commissione Antimafia sputtana un Comune? Se mai evidenzia la cura e il desiderio di tutela di un’amministrazione verso il proprio territorio e la propria comunità”.
“Tacere se mai, non parlare della rete mafiosa, che è accertato esista, purtroppo, nella provincia di Imperia è sputtanare la città – conclude Centi -. Istituire una Commissione Antimafia è invece una scelta di coraggio e di amore per la propria comunità. È la prova che si ha la forza e l’intento di ammettere la realtà, di affrontarla e di contrastare il sistema criminale e mafioso che lì vi opera”.
