26 Dicembre 2024 01:58

26 Dicembre 2024 01:58

Commissione Antimafia: la nota di Imperia Rinasce. “Grande conquista per la città. Pesanti la dichiarazioni di Landolfi, significativo il silenzio del Sindaco Scajola”

In breve: "Imperia, primo Comune in tutta la provincia, ha ottenuto l’istituzione di un tavolo permanente, confidiamo che possa essere una presa d’atto della realtà e un primo passo per affrontarla".

“Il Comune di Imperia avrà un tavolo permanente di contrasto alla criminalità mafiosa organizzata, una grande conquista per la città da attribuirsi alla proposta di Imperia Rinasce e delle forze politiche dell’opposizione che hanno condiviso la mozione”. Così, in una nota, il gruppo Imperia Rinasce a poche ore dalla discussione in consiglio comunale della proposta, presentata dalla minoranza, di istituire presso il Comune di Imperia una Commissione Antimafia. Mozione approvata dopo le modifiche proposte dal Gruppo Misto.

Commissione Antimafia: Imperia Rinasce chiede maggiore coinvolgimento di politica e istituzioni

“Con cadenza trimestrale le commissioni ‘Affari istituzionali generali’ e ‘Sviluppo economico’, con possibilità di contributi esterni, si riuniranno per un aggiornamento continuo e per lo studio di azioni di contrasto al fenomeno mafioso.

Si pensava che l’approvazione della mozione fosse quasi scontata, che l’obiettivo di combattere le mafie potesse essere condiviso da ogni forza politica a tutti i livelli delle istituzioni. Questo non è stato, sono pesanti le dichiarazioni del consigliere di maggioranza Andrea Landolfi, secondo cui Imperia non necessita di alcuna attività di presidio e prevenzione, in quanto un’isola felice, non toccata da fenomeni di infiltrazione mafiosa, ma anzi che l’istituzione di una Commissione Speciale antimafia sia una scelta ‘illogica’ e ‘controproducente’, una proposta diretta a ‘infangare’ e ‘sputtanare’ Imperia per acquisire ‘visibilità’.

La lotta alla mafia però, non consiste solo nell’attività di indagine e di giudizio, di competenza dell’autorità giudiziaria, ma riguarda ognuno di noi e un Comune dovrebbe pregiarsi di assumere un ruolo attivo nella prevenzione e nella diffusione di una cultura libera e non mafiosa.

È indispensabile che le istituzioni si schierino per non dare segnali di dubbia interpretazione, si pensi ad esempio a cosa abbia significato il fatto che alla recente apertura delle ville confiscate alla famiglia Pellegrino a Bordighera, mancassero sindaci e rappresentanza politica, che avrebbero potuto cogliere l’occasione per dare un forte segnale di sostegno a chi lotta contro le mafie.

Imperia non è un’isola felice, è il capoluogo di una provincia, di cui il nostro sindaco è presidente, in cui con la sentenza del processo La Svolta è stata accertata la presenza dell’ndrangheta con le due ‘locali’ nelle vicinissime Bordighera e Ventimiglia: davvero alla luce di questi fatti il coinvolgimento delle amministrazioni locali nella lotta alla mafia può ritenersi superfluo?

Significativo, durante il consiglio comunale, anche il silenzio del sindaco Scajola, che non si è espresso direttamente, ma anzi in un intervento precedente ha ricordato come l’opposizione sia stata ‘bieca’ e che non abbia ‘fatto onore’ alla città il mancato conferimento nel 2018 della cittadinanza onoraria al capo della polizia Franco Gabrielli. Ma bene avevano fatto il consigliere Edoardo Verda e la minoranza a rimarcare la totale inopportunità che a proporla fosse proprio il sindaco, all’epoca a processo a Reggio Calabria con l’accusa di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, condannato a tre anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

Imperia, primo Comune in tutta la provincia, ha ottenuto l’istituzione di un tavolo permanente, confidiamo che possa essere una presa d’atto della realtà e un primo passo per affrontarla”.

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