“L’ennesima, singolare, uscita del consigliere comunale Luciano Zarbano non ci stupisce affatto perché conferma la totale incapacità del predetto a leggere anche le cose politiche più semplici ma, visto che ci chiama in causa, ne approfittiamo per qualche opportuna considerazione”. Lo scrivono, in una nota, Roberto Saluzzo, Pierpaolo Ramoino e Fabio Natta, esponenti imperiesi del Partito Socialista e del movimento Imperia di Tutti Imperia per Tutti, in risposta al capogruppo di Imperia Senza Padroni.
Imperia: commissione antimafia, Socialisti replicano a Zarbano. “La sua ricostruzione dell’ultimo consiglio fantasiosa e ridicola”
“Che Imperia di Tutti collabori con il gruppo misto non è un mistero ne una vergogna, per nessuno – si legge nella nota – Laura Amoretti, da anni parte attiva del nostro movimento, ha ricevuto il dichiarato sostegno di Imperia di Tutti, oltre a quello del Psi, fin dal primo minuto della sua discesa in campo da protagonista.
Silvia Mameli invece, nel ‘misto‘ è semplicemente finalmente libera dalle pressioni dello stesso Zarbano.
Quest’ultimo, è bene ricordarlo, giunse addirittura con un ordine di servizio stile caserma, a chiedere per iscritto le dimissioni da consigliera di Silvia Mameli rea di non obbedire agli ordini. Fatto questo gravissimo, non solo politicamente, e troppo velocemente caduto nel dimenticatoio.
La realtà dei fatti dice invece che va preso atto che Mameli, ha dimostrato, conservando la sua sensibilità politica di centrodestra, capacità di ascolto e di iniziativa invero fuori dal comune per chi è alla sua prima esperienza politica. E’ naturale che noi, lungi da mettere il cappello sul ‘misto’ (lo dice Zarbano con la sua ennesima gaffe) ne intenzionati a svolgere qualsivoglia oscura ‘regia‘, si metta a disposizione della città e di chi lo desidera, da sempre, la nostra modesta esperienza figlia di una cultura politica, quella socialista, tra le più nobili e antiche, cultura verso la quale Zarbano deve imparare a portare rispetto.
Sui fatti dell’ultimo consiglio la ricostruzione del milite in pensione è tanto fantasiosa quanto ridicola.
La verità è che lui, come tanti altri, è rimasto spiazzato dall’intervento di una Silvia Mameli che ha trovato la soluzione più logica per favorire la decisione poi da tutti condivisa. Perché la consigliera del misto ha studiato e perché non ha i pregiudizi che affliggono tanti a cominciare proprio da Zarbano.
La verità è che l’altra sera il salvifico intervento di Mameli- Amoretti ha spiazzato tutti, maggioranza e minoranza, e la cosa è nei fatti. L’unica che ha colto al volo la bontà del compromesso del ‘misto’ è stata la consigliera Avvocato Loredana Modaffari, seguita a ruota dal presidente del Consiglio Comunale Simone Vassallo. Questi ultimi hanno, con intelligenza e onestà intellettuale, nei loro rispettivi ruoli, colto l’occasione offertagli da Silvia Mameli per comporre in modo ‘alto’ una pratica invero assai scivolosa.
L’autonomia del ‘gruppo misto’ rispetto a tutte le forze che siedono nell’assise comunale, in barba alle fantasie di Zarbano (ma anche alle ultime pompose dichiarazioni di Ivan Bracco che ignorano del tutto la decisiva rilevanza dell’azione di Amoretti-Mameli) è dimostrata dai fatti, basti pensare all’Informagiovani che nasce, all’unanimità, dietro l’intuizione di Laura Amoretti che, con competenza e professionalità, aveva proposto la cosa già in campagna elettorale.
Al Colonnello alcuni di noi hanno rivolto, negli anni, attestati di stima per l’opera svolta quale comandante provinciale dell’Arma. Spiace oggi constatare che il consigliere ‘senza padroni’ si stia rivelando ben tutt’altra deludente cosa.”