IMPERIA – “Rieccoci alla solita vetrina delle Vele d’epoca, che insieme alla dieta mediterranea, rappresentano ormai il lato dorato della città di Imperia. E’ il primo Raduno di Vele con un nuovo sindaco che ama definirsi imprenditore e che ha ereditato grandi problemi dai precedenti governi”.
A scrivere è il comitato “Salviamo l’Agnesi” che prosegue: “Peccato che questi problemi siano affrontati esattamente nello stesso modo, senza una visione prospettica sul futuro di questa città in declino. L’Inaugurazione blindata da reparti antisommossa per paura di contestazioni, ne è un’amara conferma.
La storica fabbrica della pasta Agnesi, che per decenni è stata un vanto per la città, ancora produttiva e competitiva, sta chiudendo perchè Angelo Colussi, il proprietario, adduce una crisi che in realtà è solo strumentale. Tutto è iniziato con la chiusura del mulino, tecnologicamente avanzato, efficiente e fondamentale per la qualità e l’economicità della pasta, e si passa ora alla dismissione dell’intero stabilimento. Tutto ciò per realizzare l’ennesima speculazione edilizia.
Il porto commerciale, che viveva in gran parte sul commercio del grano, è ormai agonizzante. Questo anche per la miope e esagerata pressione, da parte di imprenditori e amministratori tesa a trasformare anche il porto di Oneglia in turistico, boicottando dunque qualunque attività commerciale venisse proposta e attuando un accerchiamento da parte della società Porto di Imperia di tutte le aree circostanti.
Importanti e fondamentali servizi sociali come i trasporti pubblici (RT), la raccolta dei rifiuti Tradeco), le mense scolastiche (Seris) sono in crisi, con lavoratori che vedono non solo decurtato il loro stipendio ma che devono anche affrontare giorno per giorno la precarietà e la paura dei licenziamenti mentre Comune, Provincia e Regione rispondono solamente con la prospettiva dei tagli occupazionali
noi non accettiamo che l’Agnesi e il Porto Commerciale muoiano lentamente con la complicità delle istituzioni
non accettiamo la riduzione dei servizi essenziali
non accettiamo che Imperia continui ad affondare
pagando scelte e speculazioni scellerate.