Rinviato al prossimo mercoledì 13 dicembre il processo, dinnanzi alla Corte d’Assise di Genova, composta dalla giuria popolare e dai giudici Carlo Alberto Indellicati ed Eleonora Billeri, legato al “cold case” svedese che vede sul banco degli imputati Salvatore Aldobrandi, 73enne, pizzaiolo originario di Cosenza ma da anni residente a Sanremo, difeso dall’avvocato Andrea Rovere, arrestato lo scorso giugno con l’accusa di omicidio volontario aggravato della 21enne Sargonia Dankha (all’epoca compagna di Aldobrandi), scomparsa il 13 novembre 1995 a Linköping, città della Svezia a 200 chilometri a sud di Stoccolma.
Cold case svedese: a Imperia il processo a Salvatore Aldobrandi
Per la mattinata di oggi, in Tribunale a Imperia, era attesa l’escussione dei primi due testimoni, Ghriba Shabo e Ninos Dankha, madre e fratello di Sargonia, ma per impedimenti personali non sono riusciti a essere presenti.
Entrambi saranno ascoltati il 13 dicembre insieme ai primi cinque testimoni della pubblica accusa (PM Maria Paola Marrali e Matteo Gobbi), amici e conoscenti della vittima che giungeranno dalla Svezia.
Al momento sono 16, in totale, i testimoni della pubblica accusa che si sono resi disponibili a deporre al processo. Altri dieci, circa, risultano attualmente irrintracciabili.
Assente in aula oggi anche l’imputato (difeso dall’Avvocato Andrea Rovere), in quanto, vista la preannunciata assenza dei testimoni, si è trattato di un’udienza finalizzata al rinvio e alla calendarizzazione delle prossime udienze. Nel dettaglio, i prossimi appuntamenti sono stati fissati per mercoledì 10 gennaio, lunedì 29 gennaio, lunedì 19 febbraio e lunedì 26 febbraio.