15 Novembre 2024 16:17

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15 Novembre 2024 16:17

Imperia: alla galleria “Il Rondò” i dipinti degli artisti Carlo Cotta e Caroline Caseley. “La pittura con il pennello ha fatto il suo tempo ed è relegata nei musei”/Foto e Video

In breve: Carlo Cotta, 74enne, in passato aveva già esposto alcuni suoi lavori nelle vetrine sotto i portici e di Oneglia e nella biblioteca civica

Ha preso il via lo scorso 3 novembre, presso la Galleria d’Arte “Il Rondò” di Piazza Dante, la mostra di pittura dell’imperiese Carlo Cotta. Tra i dipinti e le sculture, anche alcune opere dell’artista inglese Caroline Caseley.

Imperia: alla galleria "Il Rondò" i dipinti dell'artista Carlo Cotta

Carlo Cotta, 74enne, in passato aveva già esposto alcuni suoi lavori nelle vetrine sotto i portici e di Oneglia e nella biblioteca civica. Torna con una mostra personale, che sarà visitabile sino a domenica 12 novembre. L’orario di apertura al pubblico è dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30.

Avvicinato dai microfoni di ImperiaPost, l’artista imperiese ha raccontato:”Questa mostra comprende le mie opere e di un’altra pittrice inglese, Caroline Casley. I miei quadri sono con la tecnica ad olio, mentre quelli della Casley sono delle tempere e anche degli acrilici.

Tratto un po’ tutti i soggetti, dalla figura alle copie ad angoli della nostra bella città come il Parasio oppure spiagge. Come ‘spiaggia libera’, che è la mia ultima opera. In alternativa alle spiagge private, dove abbiamo file di ombrelloni e di sdraio, ho voluto proprio ricreare l’atmosfera serena e gioiosa del mese di luglio.

La signora invece con le sue tecniche fa altri scorci, come Porto Maurizio visto dal Prino, oppure la strada per Monte Fraudo che lei percorreva giornalmente, abitando a Santa Brigida. Da brava inglese, che si sa amano la natura e gli animali, lei in particolare ama dipingere i cani. Come questo lupo canadese, che secondo me è vivo. Talmente vero da sembrare uscire dal quadro”.

Da quanto tempo dipinge? Come ha iniziato?

“Io ho iniziato per hobby nel 1981. Ho iniziato per farmi i quadri che non potevo comprare. Per mettere in casa dei quadri che mi piacessero, ma che non erano nelle mie disponibilità.

Ho iniziato facendo delle copie di disegni di Leonardo. Mi piace molto Caravaggio, ho fatto una copia a dimensione originale del Narciso.

Apprezzo questo maestro del passato, ne ho studiato la tecnica e ho potuto ripercorrere le difficoltà che lui stesso aveva incontrato dipingendo. Quando uno fa una copia di un pittore del passato, non fa altro che un esercizio in cui cerca di imparare qualcosa delle tecniche che quei pittori hanno sperimentato.

Altre sono nature morte mie, sempre trattati con la pittura indiretta del passato”. 

Un messaggio da lasciare ai giovani?

“Non voglio illuderli. La pittura fatta con il pennello pare abbia fatto il suo tempo. Secondo me è relegata nei musei.

Ed è giusto così, ci sono gusti nuovi, tendenze nuove, d’altro canto è sempre stato così nella storia dell’arte. Ci sono i graffiti, i murale. Nel ‘900 il mercato spostandosi in America è entrata in gioco l’action painting, la pop art, Andy Warhol

La pittura con il pennello sembra passata di moda ma tornerà. Anche se qualcuno mi ha detto, che se vuole mettere queste opere moderne in casa , non ci si può mettere un murale. È meglio un quadro a olio. Ha ragione.

La pittura a olio avrà vita ancora lunga. Però non ci si campa, soprattutto nei tempi di crisi economica, dopo il Covid, la Guerra, la gente ovviamente prima di comprare un quadro compra dei vestititi o da mangiare.

Non voglio essere pessimista, però è giusto che lo si sappia. Non ci si campa granché”.

Video realizzato da Caterina Guarnieri

A cura di Alessandro Moschi

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