“Hikikomori, i giovani che non escono di casa”, questo il titolo del convegno ospitato questa mattina nell’Aula Magna del Polo universitario imperiese e organizzato dal Rotary Club Imperia in collaborazione con Rotaract e Interact, con la partecipazione dei Rotary Club di Savona, Albenga e Sanremo.
Convegno al Polo universitario sul grave e poco conosciuto problema dei giovani che rifiutano di uscire di casa
Il termine giapponese “hikikomori” indica chi si isola dal resto della società. Un problema psicologico non indifferente, sul quale si sono confrontati lo psicologo e psicoterapeuta Marco Scajola, assessore regionale, la psichiatra dell’Asl 3 Ina Hinnenthal e lo psicologo Marco Crepaldi, Presidente dell’Associazione nazionale Hikikomori Italia.
A introdurre il convegno, valevole anche come corso di aggiornamento professionale per gli psicologi, dopo i saluti del vicesindaco di Imperia Giuseppe Fossati e del vicepresidente della Provincia Armando Biasi, è stato il Presidente del Rotary Club Imperia Luigi Mattioli. Il Presidente della Commissione per la Tutela della salute del Distretto 2032 Luigi Gentile ha invece evidenziato l’impegno del Rotary per il benessere mentale di minori e adolescenti.
Il Presidente del Rotary Club Imperia Luigi Mattioli
Sottolinea il Presidente del Rotary Luigi Mattioli: “L’hikikomori è un problema sottovalutato anche se molto diffuso, come ci dicono i dati forniti dagli esperti. Come Rotary abbiamo iniziato il progetto dell’hikikomori già l’anno scorso, sensibilizzando dapprima i nostri soci, per poi sviluppare l’idea del convegno di oggi, di alto profilo, con il massimo divulgatore scientifico, esperto in materia.
Il Rotary vuole fare di più, con attività di formazione nelle scuole da Savona a Sanremo, grazie ai club sponsor, per mettere insieme le persone e carcare di fare qualcosa di buono”.
L’assessore regionale Marco Scajola psicologo – psicoterapeuta
Spiega l’assessore regionale e psicologo Marco Scajola: “Devo ringraziare il Rotary e l’amico Luigi Mattioli per aver organizzato un bellissimo convegno, con relatori importanti e soprattutto aver affrontato un tema purtroppo assolutamente attuale e che non sempre è trattato con il dovuto interesse. L’isolamento dei giovani è legato a disturbi piscologici non visibili, che alla lunga portano a problematiche relazionali e comportamentali gravi.
Il problema deve essere al centro del confronto culturale e scientifico, ma anche nell’agenda delle istituzioni perché i ragazzi, anche in seguito alle chiusure della pandemia hanno una sofferenza importante. La seconda causa di morte fra gli adolescenti in Italia è il suicidio ed è molto allarmante. Serve una regia comune anche con le famiglie e gli insegnanti per dare risposte ai nostri giovani”.
Marco Crepaldi psicologo – Presidente Associazione Hikikomori Italia
Dice lo psicologo Marco Crepaldi: “Ora di hikikomori se ne parla di più ma non è ancora abbastanza. Per affrontarlo veramente bisogna fare dei cambiamenti a livello sistemico, a cominciare dalla scuola. Ora è un problema che è a carico del Terzo settore e di associazioni come la nostra, che si sta facendo carico di questo problema, senza supporto, perché noi ci basiamo sul 5 per mille e su donazioni, ma non ci sono fondi veri, importanti.
E’ un problema della società e tutti dobbiamo fare il nostro pezzo, perché solo se ognuno fa il suo pezzo in modo adatto l’hikikomori potrà decidere di uscire, altrimenti continuerà a vivere isolato“.