22 Dicembre 2024 09:38

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Imperia: “Spesi 219 mila euro per festeggiare il centenario”. Le critiche di Imperia Rinasce. “Ennesimo emblema dello spreco e della noncuranza di fronte ai problemi della gente”

In breve: Le parole del gruppo consiliare Imperia Rinasce commentando la cifra spesa dal Comune di Imperia per le celebrazioni del centenario della Città.

“219.000,00 euro sono tanti e il centenario avrebbe acquistato un senso se fossero stati spesi per la cittadinanza in questo modo, invece, sono diventati l’ennesimo emblema dello spreco e della noncuranza di fronte ai problemi della gente”Queste le parole del gruppo consiliare Imperia Rinasce commentando la cifra spesa dal Comune di Imperia per le celebrazioni del centenario della Città.

Imperia: “Spesi 219 mila euro per festeggiare il centenario”. Le critiche di Imperia Rinasce

“Il centenario di Imperia è stata una ricorrenza importante che la città ha celebrato con dei festeggiamenti altisonanti che, a riflettori spenti, hanno lasciato la città esattamente nello stesso stato in cui era prima ma… molto più povera! Sì, perché si è festeggiato senza badare a spese e la realizzazione di due ore di spettacolo è costata in totale 219.092,33 euro: di cui 99.990,00 solo per lo spettacolo del 21 ottobre, 20.920,56 per la realizzazione di un video promozionale, 13.151,60 euro per 400 sedie e 9.100 per affidare a Telenord e Primocanale dei servizio promozionali.

Sono cifre che lasciano basiti per una città delle dimensioni e dei problemi di Imperia che fa cassa grazie a tassa di soggiorno e autovelox. Non uno dei problemi con cui ci scontriamo da mesi è stato infatti risolto: non il traffico che continua a essere caotico, con mezzi che si incastrano nelle rotonde o nei tunnel (entrambi appena riqualificati), non la sanità, non la condizione delle strade, sempre piene di buche, e nemmeno la situazione del teatro Cavour ancora chiuso con grave danno per la cultura.

219.000,00 euro sono tanti e il centenario avrebbe acquistato un senso se fossero stati spesi per la cittadinanza in questo modo, invece, sono diventati l’ennesimo emblema dello spreco e della noncuranza di fronte ai problemi della gente; sono un mortaio sul Tamigi in piccolo perché rientrano ancora una volta in un piano di autocelebrazione che ignora e disattende i problemi dei cittadini nell’ottica, ormai antiquata, del panem et circenses, una politica che nel XXI secolo non dovrebbe più avere ragione di essere”.

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