Grande entusiasmo a Milano, per la prima presentazione del libro autobiografico di Stefano Senardi, produttore discografico, originario di Imperia. Ad accompagnarlo grandi nomi del panorama musicale e culturale italiano: Michele Serra, che ha curato l’introduzione, Manuel Agnelli e Mauro Pagani.
Il titolo, “La musica è un lampo”, racchiude ciò che la musica ha rappresentato e continua a rappresentare per Senardi fin dall’infanzia.
Dall’adolescenza ribelle ai concerti in giro per l’Europa in autobus o in autostop, dall’incarico significativo alla Polygram a soli 34 anni, alla brillante carriera costellata di incontri con figure straordinarie, il libro (edito da Fandago Libri) racconta in prima persona la storia di una vita dedicata alla passione per la musica, corredato da oltre 400 immagini.
Per condividere questa straordinaria avventura, Senardi intraprende il “LampiTour”, un tour di presentazioni che coinvolge amici, cantanti e musicisti. Dopo il primo appuntamento il tour prosegue a Bologna, Roma, Torino, Alba, con la compagnia di nomi importanti come Massimo Zamboni dei CCCP, Paola Turci, Francesco Motta, Diodato e molti altri.
A Imperia Senardi presenterà il suo libro lunedì 11 dicembre presso la Biblioteca Lagorio di Imperia alle ore 18.30.
Milano: presentata l’autobiografia di Stefano Senardi “La musica è un lampo”
Stefano Senardi
“Questo momento è di grande gioia. Non pensavo di essere così contento e che mi sarebbe piaciuto così tanto esprimere il mio grande amore per la musica che non posso dire che mi abbia salvato la vita, però mi ha aiutato a renderla migliore”.
Manuel Agnelli
“Stefano è il discografico per eccellenza, quello che fai veramente fatica a trovare oggi, che forse non esiste più. Un discografico che viene dalla musica, che andava ad ascoltare i concerti, che aveva una passione prima di avere un lavoro e poi ha trasformato questo suo lavoro in maniera creativa, mettendoci tutta la qualità e la passione che aveva come persona. Una cosa che i discografici di oggi non fanno più da tempo, sono dei contabili.
Il sistema che è cambiato nel mondo della musica è cambiato anche per questo tipo di visione, i numeri, l’algoritmo, tutte cose che una volta contavano ma molto meno. Contava di più fare un discorso, sviluppare un linguaggio, riuscire anche a sviluppare dei mezzi di comunicazione molto potenti che potevano anche contribuire a cambiare il mondo.
La musica è un lampo? Sì, è stata una folgorazione anche per me e mi ha aiutato moltissimo”.
Mauro Pagani
“Il periodo è la mia vita, è stata una vita piena di fortuna, ripercorrerla mi ricorda momenti difficili, ma anche tanta bellezza.
Cosa mi lega a Stefano? Soprattutto l’abilità nel poltrire, facciamo tanto, ci divertiamo tanto, ancora adesso ci vediamo spesso”.
Michele Serra
“Rappresenta identificazione, memoria. Sono praticamente coetaneo di Stefano, forse un anno di più. In quel periodo tutto sembrava nuovo, oggi tutto sembra consumato, abbiamo la fortuna di vivere in anno in cui tutto sembrava nuovo di zecca.
Cosa mi lega a Stefano? L’amicizia. Abbiamo anche lavorato insieme, in televisione, al Festival di Sanremo, da Fabio Fazio e siamo diventati amici come fortunatamente a volte capita nella vita. Mi lega l’affetto.
È stato facile scrivere l’introduzione perché la musica è un lampo, è qualcosa che capita e mi è capitato di leggere e capire quello che Stefano voleva dire. Quando un libro è facile da leggere è facile anche fare la prefazione”.