Grande successo nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 24 novembre, in biblioteca a Imperia, per l’incontro dei ragazzi del Liceo Vieusseux sul tema della violenza di genere. Proprio domani, 25 novembre, in tutta Italia si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
In biblioteca il convegno dei ragazzi del Liceo Vieusseux contro la violenza di genere
Tema dell’incontro, realizzato dagli studenti e dalle insegnanti, con il patrocinio del Comune di Imperia, lo stupro. “L’amore rubato tra mito e realtà”, è un convegno articolato in una serie di interventi che, partendo dal mito arriveranno alla letteratura contemporanea, con rimandi alla filosofia, all’arte, allo sport e alla normativa giuridica.
Presenti in sala oltre ai ragazzi e gli insegnanti, anche gli assessori Laura Gandolfo e Marcella Roggero e la consigliera di Parità, Laura Moretti.
Nicolò e Chiara del Liceo Vieusseux presentano il convegno contro la violenza di genere
“Abbiamo deciso di organizzare, insieme ai nostri docenti e al comune di Imperia, questo convegno che abbiamo intitolato L’amore rubato, come la canzone di Luca Barbarossa, proprio per andare a sensibilizzare sul tema della violenza di genere.
In particolar modo su quella che è la violenza fisica. Inizieremo con una disamina della questione a partire dal mondo classico, la letteratura classica, per poi arrivare a quella moderna con il libro scritto da Viola Ardone e Oliva denaro.
Ogni classe si è occupata diciamo di un tema diverso, alcune classi di filosofia, altre di appunto letteratura, letteratura greca, letteratura latina.
Io mi occupo dello Sport, Niccolò farà la presentazione e invece poi altri nostri due compagni parleranno della letteratura sia Latina che Greca.
Ci siamo un po’ divise le materie per classi, in modo da toccare tutti gli argomenti e vedere tutti i lati di questo amore rubato, di questo terribile amore rubato”.
"L'amore rubato": parlano il dirigente del Liceo Veiusseux Paolo Auricchia e la professoressa Alessandra Garibaldi
“Voglio ringraziare i miei studenti e i miei docenti anche, tutta la mia scuola per aver dimostrato così tanta sensibilità verso un tema che è all’ordine del giorno evidentemente.
È stato preparato con l’impegno di tutti loro, di tutti i ragazzi e di un gruppo di docenti che si è fatto promotore di questa cosa. È veramente un bel segno di sensibilità verso un problema che merita in questo momento, come sempre del resto.
Si parla di emergenza ma è un’emergenza che risale molto indietro nel tempo.
Come si svolgerà l’incontro? L’incontro si svolgerà ripercorrendo un po’ le origini dello stupro.
Noi abbiamo focalizzato la nostra attenzione proprio sullo stupro, perché è un reato che riguarda e coinvolge da vicino i ragazzi di quella fascia di età.
Abbiamo parlato di stupro, abbiamo cercato di ritrovare le origini dello stupro dal mondo classico, arrivando pian piano fino all’attualità e alla normativa vigente”.
Il discorso dell'assessore Laura Gandolfo contro la violenza di genere
“Gli insegnanti stanno stimolando moltissimo questi ragazzi su temi importanti, fondamentali.
Questi ragazzi vedo che apprezzano e prendono questi stimoli per farne dei bellissimi lavori. Io credo che questa sia speranza per il futuro.
Non dobbiamo esagerare non dobbiamo far diventare il tema una guerra, una guerra tra l’uomo e la donna non lo deve essere.
Ci sono tantissimi uomini sensibili all’argomento, tantissimi uomini che lottano insieme a donne maltrattate perché questo non accada.
Quello che ci vuole è equilibrio. Vero è che c’è una sottocultura maschilista, una sottocultura patriarcale, ma dico sottocultura non a caso, perché non è la cultura è la sottocultura che purtroppo ancora oggi nel 2023 porta a fatti, tragedie o comunque situazioni che non vorremmo più vedere.
Vicino a questo ci sono mille situazioni più piccole, meno visibili meno di cronaca, meno di impatto. Piccole violenze, violenze psicologiche, cose che magari non conquistano le prime pagine dei giornali, ma vanno certamente guardate e certamente va promosso un cambiamento.
Questi ragazzi lo stanno facendo sono la nostra speranza e la nostra forza. Io sono convinta che questa nuova generazione cambierà lo stato di queste cose”.
A cura di Alessandro Moschi