A Milano, Torino, Genova, Savona, Bologna, Parma, Venezia, Trento, Roma, Caserta e in altre città scendono in strada padri, madri, nonni, cittadini e associazioni per rammentare a chi amministra nel nostro paese la giustizia minorile e delle famiglie :
- Che la discrezionalità del giudice ha compromesso seriamente il dettato di legge dell’ Ado Condiviso al punto di vanicarlo in alcuni passaggi chiave: Equa frequentazione, Mantenimento diretto per ognuno dei genitori, no a farlo retrocedere al precedente ado pressochè esclusivo. Un esempio di non accettazione del dettato di legge. Ovvero : – la discrezionalità serve per dribblare la legge-
- Che il “Decreto Filiazione”, contiene 6 punti che lo rendono anticostituzionale e mira a vanicare del tutto l’ado condiviso avvallando con un colpo di coda le prassi purtroppo consolidate, fra cui compaiono -il genitore collocatario e l’assegno di mantenimento-, punti antitetici ad una legge già esistente! RITENIAMO INDISPENSABILE
- L‘adozione immediata da parte dei Servizi Sociali della Carta dei Servizi, anchè le famiglie sappiano cosa devono e possono fare in relazione con loro e viceversa: veloce applicazione della L. 328 del 2000 > L’ Istituzione di un Tribunale della famiglia costituito esclusivamente da giudici togati esperti in diritto di famiglia . Gli operatori della Giustizia non devono operare in conitto di interesse
- L’ Incompatibilità fra i ruoli di CTU e CTP, eettiva turnazione automatica dei CTU da un elenco accessibile a tutti
- L’ Introduzione della mediazione familiare, per prevenire la strumentalizzazione della conittualità come premessa per l‘applicazione di una vera bigenitorialità
- L’ Istituzione dei Patti Prematrimoniali, per denire accordi chiari utili a limitare i conitti separativi
- L’ Abolizione delle competenze civili dei tribunali per i minorenni
- Nelle Sottrazioni Internazionali di minori, si proceda ad immediato mandato di cattura internazionale per il reo/a utile ad evitare spese per processi in terra straniera e venga applicata la pena prevista.
Lamentiamo che ltre 40 mila minori in Italia vengono sottratti alle famiglie d’origine, la prima causa è la povertà delle famiglie stesse. Ma l’aspetto più doloroso nell’allontanamento consiste nella lacerazione dei rapporti primari e nel perdurare di queste situazioni per anni.
La Giustizia dovrebbe tutelare le famiglie nelle loro difficoltà contingenti anziché istituire molteplici comunità d’accoglimento per mantenere così una liera di psicologi educatori sorveglianti etc etc pronti a vivere di allontanamenti dei bambini. Una filiera che costa un patrimonio ai cittadini, con un esborso economico quadruplo rispetto ad un eventuale aiuto diretto alle famiglie d’origine.
Siamo consapevoli che le case famiglia talvolta siano una necessità ma occorre rivedere questa “liera del dolore” e alleggerirne il carico ai minimi termini. Oltre 40 .000 minori “allontanati” dalle loro famiglie sono un numero pesantissimo e un business.
Ass. Pronto Soccorso Famiglie, Ass. Genitori Sottratti, Ass. Papà Separati Lombardia, Ass. Papà Separati Liguria, Ass. Nonnenonnipenalizzatidalleseparazioni, Ass. Papà Separati Torino, Ass. Gesef, Circoli della Bigenitorialità, C.C.D.U., Ass. Un papà per Amico, Movimento Genitori Veneti, Mamme e papà separati FVG, Famiglia c’è, La voce della vita,