24 Novembre 2024 10:03

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24 Novembre 2024 10:03

Imperia: asilo Piani, il progetto è diverso da quello approvato in consiglio comunale/Il caso

In breve: Una situazione che in qualche modo ricorda quella del Ponte di Piani e che, certamente, è destinata a far discutere.

Il progetto del nuovo asilo di Piani in procinto di approdare in Conferenza dei Servizi per l’approvazione è diverso da quello presentato e approvato in consiglio comunale il 9 gennaio 2023 e andato a gara nel luglio scorso. Una situazione che in qualche modo ricorda quella del Ponte di Piani e che, certamente, è destinata a far discutere. Basta dare uno sguardo ai rendering per constatare che si tratta di due progetti diversi.

Imperia: asilo Piani, il nuovo progetto fa discutere

Per ricostruire la vicenda occorre innanzitutto partire dalle modifiche introdotte dall’ultimo codice degli appalti.La progettazione in materia di lavori pubblici si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo“.

Venendo all’oggetto di questo approfondimento giornalistico, il 9 gennaio scorso il consiglio comunale dà il via libera al progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di un nuovo asilo a Piani, finanziato con i fondi del PNRR per un importo totale pari a 3.8 milioni di euro. Il progetto è redatto dagli architetti imperiesi Mario Clemente Rossi e Eleonora Secco.

Il 28 aprile il Comune di Imperia pubblica il bando di gara per la progettazione esecutiva e l’affidamento dei lavori, con il termine ultimo per la presentazione delle offerte fissato per il 19 maggio.

“Il progetto di fattibilità tecnico economica delle opere da realizzare (di seguito PFTE) –  si legge nel disciplinare di gara – è stato predisposto dall’arch. Mario Clemente Rossi e Arch. Eleonora Secco dello studio Rossi + Secco con sede in Imperia […] è  stato verificato e validato dall’arch. Fabrizio Ereddia in qualità di RUP con la collaborazione dell’ufficio tecnico comunale composto da ing. Marta Ardissone e ing. Andrea Vincenzi”.

Qui i rendering del progetto di fattibilità tecnico economica

Il 27 giugno si aggiudica la gara il Consorzio Stabile Del Mediterraneo Scarl con sede a Napoli. La stipula del contratto avviene il 10 novembre.

Il  24 novembre viene approvato il progetto esecutivo a firma della Società d’Ingegneria Well Tech Engineering Srl, architetti Calogero Baldo e Sandra Minuzzo.

Il 27 novembre viene convocata la Conferenza dei Servizi per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie. 

Il progetto esecutivo, come si evince dai rendering, è molto diverso da quello di fattibilità tecnico economica.

Il nuovo codice degli appalti, all’articolo 41 recita che il “progetto esecutivo, in coerenza con il progetto di fattibilità tecnico-economica […] di regola è redatto dallo stesso soggetto che ha predisposto il progetto di fattibilità tecnico-economica. Nel caso in cui motivate ragioni giustifichino l’affidamento disgiunto, il nuovo progettista accetta senza riserve l’attività progettuale svolta in precedenza“.

Perché in questo caso i progettisti sono diversi e il progetto risulta sostanzialmente modificato rispetto alla versione originale? Scelte obbligate o si poteva agire diversamente?

Altro aspetto importante riguarda l’accordo sottoscritto tra il Comune di Imperia, nella persona del Sindaco, Claudio Scajola, e il Ministero dell’Istruzione per il finanziamento dell’opera con i fondi del PNRR. Nel documento sono riportate delle scadenze che, a leggere gli atti, non sembrano essere rispettate.

  • Aggiudicazione dei lavori entro il 31 marzo 2023
  • Avvio dei lavori entro il 30 giugno 2023
  • Conclusione dei lavori entro il 31 dicembre 2025
  • Collaudo dei lavori entro il 30 giugno 2026

C’è il rischio di perdere i finanziamenti?

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