17 Novembre 2024 15:17

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17 Novembre 2024 15:17

Guerra Consorzio-Rivieracqua per un debito da 500 mila euro: Cipressa e Costarainera rischiano di rimanere senza acqua

In breve: I residenti dei Comuni di Cipressa e Costarainera rischiano di rimanere senza acqua a partire da domani, 12 dicembre. E' questo uno dei possibili epiloghi dell'assemblea dei soci del Consorzio irriguo in programma questa sera presso il Comune di Cipressa. 

I residenti dei Comuni di Cipressa e Costarainera rischiano di rimanere senza acqua a partire da domani, 12 dicembre. E’ questo uno dei possibili epiloghi dell’assemblea dei soci del Consorzio irriguo in programma questa sera presso il Comune di Cipressa.

Cipressa: Rivieracqua-Consorzio, balla un debito da 500 mila euro. Assemblea dei soci chiamata a decidere

Il Consorzio, presieduto dal Sindaco di Cipressa Filippo Guasco, conta 520 soci (tra cui, oltre ai privati, in numero maggioritario, anche Inps, Comune di Cipressa e Comune di Costarainera) e si trova in una condizione economica deficitaria. Il motivo? Un debito con Rivieracqua da 500 mila euro. Se i soci questa sera non accetteranno di coprire la perdita, il Consorzio dovrò percorrere altre vie. Tra queste c’è anche l’ipotesi dello stop alla fornitura di acqua a Rivieracqua con la conseguente interruzione dell’erogazione idrica agli utenti dei comuni di Cipressa e Costarainera.

“Il Consorzio fornisce acqua a uso irriguo e potabile a Rivieracqua che a sua volta la distribuisce alle utenze dei comuni di Cipressa e Costarainera – spiega Guasco – E’ l’unica soluzione possibile visto che le condotte idriche che servono Cipressa e Costarainera sono di proprietà del Consorzio. Ad oggi, però, Rivieracqua continua a non pagare il trasporto dell’acqua al Consorzio che si trova con un debito da 500 mila euro”.

L’oggetto dell’assemblea dei soci è proprio il debito superiore a 500 mila euro.

“Il Consorzio non ha più i soldi per pagare le bollette e per garantire operatività. Le casse sono vuote. Bisogna decidere cosa fare – spiega Guasco – Noi continuiamo a fornire acqua a Rivieracqua e Rivieracqua continua a non pagarla. Queste cose possono succedere solo in Italia”.

Ma come si è arrivati a questo punto?

“La situazione è precipitata dopo che il Commissario dell’Ato Idrico Claudio Scajola ha firmato un decreto con il quale ha dichiarato nulla la Convenzione siglata tra il Consorzio e Rivieracqua. Convenzione per altro avallata dallo stesso Scajola nel consiglio provinciale del 15 marzo 2021 – dichiara Guasco – Come Consorzio abbiamo presentato ricorso al Tribunale delle Acque, a Torino, con discussione fissata al prossimo 17 gennaio. Di fatto il decreto di Scajola ha dato la possibilità a Rivieracqua di continuare a non pagare”.

Il decreto firmato dal Commissario dell’Ato Idrico Claudio Scajola contesta al Consorzio la mancanza di una concessione per l’adduzione di acqua e l’efficacia della Convenzione con Rivieracqua per l’assenza di un’approvazione degli organi competenti.

“L’approvazione della Convenzione è stata messa nero su bianco dall’Assemblea dei Sindaci e dal Consiglio Provinciale tuona Guasco – Quando Scajola parla di organi competenti non so a chi o a cosa si riferisca. Per quanto riguarda la concessione, abbiamo presentato domanda di rinnovo alla Regione Liguria. Una prima richiesta è stata respinta per la mancanza di documenti. La seconda è itinere. Gli uffici si sono presi 120 giorni di tempo per rispondere”.

 

 

 

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