23 Dicembre 2024 08:52

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Guerra dell’acqua: Consorzio Cipressa e Costarainera diffida Rivieracqua al pagamento dei debiti e minaccia azioni legali

In breve: Si fanno sempre più tesi i rapporti tra il Consorzio Irriguo e Potabile dei Comuni di Cipressa e Costarainera e Rivieracqua.

Si fanno sempre più tesi i rapporti tra il Consorzio Irriguo e Potabile dei Comuni di Cipressa e Costarainera e Rivieracqua. All’origine del contenzioso un debitopregresso da oltre 400 mila euro a cui si aggiungono 91 mila euro riferiti agli ultimi mesi del 2023. Dopo l’assemblea dei soci del Consorzio, tenutasi nella serata di lunedì, 11 dicembre, il Presidente,Filippo Guasco, Sindaco di Cipressa, ha inviato una diffida ufficiale a Rivieracqua tramite l’avvocato Claudio Pesce.

Guerra dell’acqua: ultimatum del Consorzio Cipressa e Costarainera a Rivieracqua

L’oggetto della diffida, inviata per conoscenza al Commissario dell’Ato Idrico Claudio Scajola, al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e al Giudice del Tribunale di Imperia delegato alla procedura concordataria di Rivieracqua, Paola Cappello, è il mancato pagamento dei costi sostenuti dal Consorzio nei mesi di agosto, settembre, ottobre e novembre 2023 per il vettoriamento dell’acqua potabile dal comune di San Lorenzo al Mare ai comuni di Cipressa e Costarainera. Una missiva dai toni durissimi che minaccia, in caso di mancato pagamento entro dieci giorni, l’emissione di un decreto ingiuntivo che, vista l’attuale condizione di Rivieracqua, in regime di concordato, potrebbe rappresentare un’ulteriore spada di Damocle per un’azienda da tempo in crisi finanziaria. 

“Si denuncia –  si legge nella diffida – che il Gestore del Servizio Idrico Integrato (Rivieracqua, ndr), oltre ad avere ingenti debiti pregressi verso il Consorzio si è fatto e si fa lecito di non rimborsare i costi di vettoriamento che il Consorzio anticipa per il pompaggio e la conduzione dell’acqua potabile […] servizio quotidiano e indispensabile affinché Rivieracqua possa fornire la risorsa idrica ai cittadini”. 

Rivieracqua – si legge ancora – ripetutamente sollecitata al pagamento […] si trincera dietro il disposto del decreto n. 10 del 2 ottobre 2023 emesso dal Commissario ad Acta Claudio Scajola per ingiustificamente negare quei pagamenti. […] E’ fin troppo evidente a chiunque che il mancato pagamento dei costi che il Consorzio anticipa per garantire un servizio pubblico essenziale costituisce, tra le altre illiceità, anche un indebito arricchimento  per Rivieracqua […] Si vuole qui evidenziare l’attività di interesse pubblico che il Consorzio, con i propri mezzi e contributi personali dei suoi oltre 500 soci, ha finora espletato e che di qui a breve potrebbe cessare di espletare se e qualora perdurasse l’inadempimento di Rivieracqua con tutti gli immaginabili riflessi sulla comunità degli utenti”.

“Non si vorrebbe – conclude la diffida – che la proroga delle misure protettive concesse dal Tribunale di Imperia a Rivieracqua nella procedura di composizione negoziata della crisi fosse presa a pretesto da quel Gestore per sottrarsi al pagamento di debiti correnti, cioè debiti di gestione […] Si invita ancora una volta Rivieracqua ad adempiere al pagamento della fatture in oggetto ed a quelle che verranno emesse per i mesi a seguire […] con espressa diffida a voler effettuare i relativi pagamenti, attualmente per complessivi 91.180, 71 euro entro e non oltre dieci giorni e con espresso avvertimento che, in difetto, trascorso il suddetto termine, si intraprenderanno le azione giudiziarie per il recupero coattivo del credito”.

  

 

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