“È stata una tragica fatalità, il colpo è partito per errore“. Questa, secondo le prime indiscrezioni, la tesi difensiva di William McInnes, il 71enne armatore americano che venerdì scorso, 14 settembre, durante lo sbarco dei pirati, manifestazione collaterale alle vele d’epoca, dalla sua barca ormeggiata in porto, ha sparato un razzo ad altezza d’uomo che ha colpito al volto il 49enne imperiese Sergio Salvagno, ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
McInnes, assistito dagli avvocati Tito Schivo e Andrea Artioli, che hanno preferito non rilasciare alcuna dichiarazione, è stato interrogato per due ore in carcere a Imperia dal PM Marco Zocco. L’armatore americano avrebbe risposto a tutte le domande, ammettendo di aver sparato il colpo, ma per errore. “Volevo sparare in aria” avrebbe spiegato McInnes.
Sarà ora compito degli inquirenti della Polizia Scientifica ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e la traiettoria del colpo, per capire se veramente si sia trattato di una tragica fatalità.