Per l’ormai famoso e dibattuto Superbonus 110% arriva un nuovo grido di allarme da parte di Confedilizia, il sindacato della proprietà edilizia di Imperia. Per il presidente ligure e provinciale Paolo Prato, infatti, senza una proroga si rischiano una marea di contenziosi.
La mancata proroga impedirebbe la conclusione di molti cantieri con gravi conseguenze per proprietari di immobili e imprese
Spiega Paolo Prato, Presidente della Federazione Ligure e della Provincia di Imperia di Confedilizia: “Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente paragonato il superbonus a Chernobyl, che nonostante fosse stato sommerso sotto il cemento armato ha continuato a produrre radioattività, portando il conto da pagare dalle casse dello stato da 80 miliardi a 94 miliardi dopo qualche mese e si prevede entro fine anno di superare quota 100 miliardi da erogare.
Tuttavia come affermato dall’avvocato Giorgio Spaziani Testa, presidente nazionale di Confedilizia, ribadiamo la nostra richiesta al Governo di procedere a un’estensione di tre mesi del termine del 31 dicembre per la conclusione degli interventi assistiti da Superbonus 110% limitatamente ai casi in cui si sia giunti, entro la fine del 2023, come minimo al 60% dello stato di avanzamento dei lavori.
La chiusura di molti cantieri eviterebbe una parte dell’ingente contenzioso che la conclusione prevista al 31 dicembre della vicenda di questo incentivo inevitabilmente porterà, con gravi conseguenze per i proprietari degli immobili e per le imprese”.