La S.C. Chirurgia Generale di Imperia è il centro hub in Asl1 per il trattamento del cancro del retto, così i club Rotary della provincia, Sanremo, Sanremo Hanbury e Imperia, hanno pensato di fare una donazione di dieci tablet, nell’ambito di un importante progetto di telemedicina coordinato dal Direttore della S.C. Chirurgia Generale di Imperia il Dott. Antonio Amato.
Donati ad Asl1 dai Rotary 10 tablet per un importante progetto di telemedicina
Presso il nosocomio del capoluogo, è attivo un Ambulatorio enterostomale (aperto tutti i giorni fe-riali) per la presa in carico di quei pazienti che hanno subito un intervento chirurgico, i quali vengono seguiti da un’enterostomista, cioè un’infermiera specializzata nella gestione del soggetto stomizzato (l’ambulatorio attualmente segue circa 50 pazienti).
L’enterostomista prende in carico i pazienti già prima dell’intervento chirurgico (prevede frequente-mente il confezionamento di una stomia, spesso temporanea, qualche volta definitiva), per l’opportuna preparazione, e li segue poi nel postoperatorio per il necessario addestramento alla gestione della stomia, in modo da rendere il/la paziente il più possibile autonomo/a al momento della dimissione, coinvolgendo nel training anche il familiare caregiver.
Al momento del rientro a domicilio, tuttavia, non è infrequente che nascano dubbi, difficoltà, imprevisti, spesso facilmente risolvibili con l’ausilio di una persona esperta ma che possono rappresentare un ostacolo insormontabile per pazienti spesso anziani, magari residenti non in vicinanza dell’ospedale o che non dispongono di familiari in grado di poterli accompagnare in ambulatorio.
Così, si è pensato, pertanto, di attivare un progetto di telemedicina (telenursing in questo caso), rendendo disponibili da remoto – attraverso la tecnologia – le competenze infermieristiche anche al paziente che si trova al suo domicilio.
Spiega il dottore Antonio Amato, primario chirurgia dell'ospedale di Imperia
“La premessa è che il nostro reparto è il centro di riferimento provinciale per il trattamento chirurgico del cancro del retto. Questi interventi prevedono spesso il confezionamento di un stomia, cioè quella che normalmente viene chiamata deviazione o sacchetto che più delle volte temporanea e qualche volta definitiva.
I pazienti imparano a gestire questa sorta di loro nuovo organo durante la degenza, ma naturalmente a casa molte volte insorgono dubbi o difficoltà di gestione.
Abbiamo pensato a questo progetto di telenursing, cioè di mettere in contatto l’operatore che è in ospedale col paziente che è a casa, attraverso gli strumenti che la tecnologia ci offre, in maniera tale che il paziente da casa in video chiamata, può far vedere quali sono i dubbi e le difficoltà che ha nel gestire la sua stomia. L’infermiera da qua può far vedere le manovre e i gesti che vanno applicati in maniera corretta.
Molte volte i pazienti magari non abitano vicino all’ospedale o son pazienti che non hanno qualche d’uno che li possa accompagnare in ospedale, quindi possono gestire da casa e sostanzialmente in tempo reale il loro problema”.
“Ringrazio i club Rotary – afferma il DG di Asl1 Dott. Luca Filippo Maria Stucchi – per la grande attenzione dimostrata, sempre attenti alle esigenze del territorio. Questa donazione rappresenta un importante strumento per pazienti ed operatori”.
“L’assistenza alla persona con stomia è una strada che deve essere un percorso ben strutturato, in modo che si possano garantire cure adeguate. L’utilizzo di questi dispositivi tecnologici – sottolinea il DS di Asl1 Dott. Carlo Alberto Paolo Tersalvi – è sicuramente un aiuto in più sia per il paziente che per l’operatore sanitario”.
Ezio Grosso, vicepresidente Rotary Club Imperia
“Ci siamo uniti, i tre Rotary del della provincia che sono Sanremo, Sanremo Hanbury e Imperia, per fare un servizio di tipo sociale.
Per aiutare le persone con più problemi di tipo sanitario e anche i più deboli. Tra i più deboli annoveriamo le persone a cui saranno dati i tablet.
Sono persone che sono state operate al colon, hanno un ano artificiale e hanno bisogno di sostituire il sacchetto.
Quindi con il tablet potranno essere guidati dall’ospedale, da un’infermiera o da un tecnico, a fare questo tipo di operazione.
Tutto questo rientra nelle attività del Rotary Club, che tendono ad aiutare le persone che hanno più bisogno. Sia giovani, che meno giovani.
Noi abbiamo organizzato recentemente un incontro sugli Hikikomori, per quel che riguardava il disagio dei ragazzi e lavoriamo anche in questo caso per le persone più anziane, che hanno questi problemi.
Sociale, cultura, territorio e lavorare insieme sono i nostri progetti. Mi pare che questo sia un progetto assai importante che abbiamo realizzato e ne orgogliosi”.
Parla Massimo Rossano del Rotary Sanremo-Hanbury
“Rappresento il club Rotary Sanremo Hanbury, che ha voluto fortemente unirsi, unitamente al Club del Sanremo e al club dell’Imperia, in questa idea sostenuta e concretizzata dall’amico Antonio Amato.
È un’idea che abbiamo sposato immediatamente nell’autunno scorso. Ci siamo dati da fare per raccogliere denari nella città di Sanremo, sensibilizzando le persone, la cittadinanza i turisti, al fine proprio di promuovere un’azione benefica importante secondo noi.
Quella che oggi poi si perfeziona con appunto la donazione dei tablet per coloro che oggi soffrono, che che oggi hanno dei problemi oncologici importanti e che mediante il quale potranno essere assistiti a distanza, direttamente dal reparto oncologico.
Questo è un’iniziativa fortemente voluta proprio seguendo quelli che sono i principi ispiratori del movimento rotariano.
Mi fa piacere essere qui a rappresentare il mio club, ma anche a rappresentare questa unione di intenti che è importante. Perché le sinergie e la squadra fanno sì che si possano vedere dei risultati importanti sul nostro territorio, sulla nostra cittadina e sul nostro tessuto sociale che è sempre più dimenticato .
Noi associazioni ci diamo da fare per far sì che qualcosa giunga di più alle persone che soffrono.
I tablet inizialmente saranno una decina. La cosa importante è aver iniziato questa divulgazione. Perché le persone hanno bisogno di questo nostro bene altamente tecnologico, mediante il quale appunto potranno rimanere a casa ed essere assistiti appunto a distanza dal reparto”.