17 Novembre 2024 07:15

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17 Novembre 2024 07:15

Imperia: “Immagini e suoni per una città centenaria”, alla Camera di Commercio presentato il documentario degli studenti del Liceo Vieusseux

In breve: Sono stati presentati ieri sera, presso l’auditorium della Camera di Commercio di Imperia, i tre documentari realizzati dagli studenti del Liceo Vieusseux di Imperia per il progetto "Immagini e suoni per una città centenaria".
Sono stati presentati ieri sera, presso l’auditorium della Camera di Commercio di Imperia, i tre documentari realizzati dagli studenti del Liceo Vieusseux di Imperia per il progetto “Immagini e suoni per una città centenaria”, realizzato nell’ambito del Piano nazionale Cinema e immagini per la scuola promosso da Mic e MiM. Il Liceo, vincitore del bando Cinema scuola lab 2022/2023, ha organizzato una serie di attività e laboratori culminati con la realizzazione di tre documentari che, con l’obiettivo di coniugare cinema e territorio in un momento speciale come quello del centenario della città, sono stati dedicati a Imperia. I ragazzi che hanno aderito al progetto hanno scelto come argomenti dei loro documentari la Biblioteca civica Leonardo Lagorio, le figure femminili imperiesi di ieri e oggi, i festeggiamenti degli 11 ex comuni che formano Imperia.

Imperia: “Immagini e suoni per una città centenaria”, alla Camera di Commercio presentato il documentario degli studenti del Liceo Vieusseux

I lavori sono stati curati in ogni aspetto dagli studenti, che hanno messo a frutto le nozioni teoriche, tecniche e pratiche acquisiste grazie alle lezioni svolte in classe negli scorsi mesi. Prima mettersi al lavoro in modo fattivo i ragazzi hanno seguito infatti una serie di lezioni e laboratori tenuti da esperti come Carlo Griseri (storia e critica del genere documentaristico), Alessandra Chiappori (ricerca delle fonti/scrittura della sceneggiatura) Valerio Tarricone (premio Oscar 2018 per effetti speciali) Manuel Stefanolo, Andrea Languasco e Fabio Zenoardo (riprese e montaggio) di Macaia film con la supervisione scientifica di Simone Gandolfo. I ragazzi hanno poi lavorato in piena autonomia per diversi mesi, dalle prime fasi di progettazione alla stesura della sceneggiatura, dalle riprese al montaggio, guidati a conoscere più a fondo luoghi, persone ed eventi della città e seguiti in questo percorso impegnativo dai docenti (prof. Ramoino, Baglietto, Montevecchi e Rusponi). Molte delle immagini sono state girate a Oneglia, Porto Maurizio ma anche in borghi come Montegrazie o Sant’Agata. Per ciascun tema esplorato nei tre documentari, sono state scelte vie e soluzioni diverse nella comune intenzione di raccontare pagine, volti e storie della realtà imperiese. Tra le scoperte e i momenti di approfondimento che hanno caratterizzato il lavoro ci sono alcuni personaggi cui sono dedicate vie cittadine come Giacinta Ferro o Teresa Sauli, ma anche diverse interviste a imperiesi illustri come Stefano Senardi o Giulia Gorlero. Anche le colonne sonore dei tre documentari sono state eseguite da giovanissimi protagonisti, grazie alla collaborazione con gli studenti dell’Istituto comprensivo N. Sauro, che durante la serata di ieri hanno regalato al pubblico alcuni intermezzi musicali natalizi. A esibirsi sono stati anche due studenti del Liceo Scientifico e del Liceo Classico Vieusseux, Giuseppe e Umberto Bianchi.

Intervista alla docente Emanuela Ramoino

Com’è nato il progetto?

“Il progetto è nato circa un anno e mezzo fa. Avevamo già vinto un bando promosso dal Miur (Ministero per l’Istruzione e il Merito) nell’ambito del piano nazionale ‘Cinema per la scuola’, finalizzato a promuovere l’audiovisivo tra i banchi. È un’ottima opportunità per i ragazzi perchè proseguendo gli studi all’Università si troveranno spesso a dover elaborare prodotti multimediali. Nel corso del primo progetto avevamo lavorato su una formazione più teorica, come la storia del cinema e la critica dei film. Abbiamo deciso di partecipare anche l’anno successivo per coniugare l’educazione all’immagine con il territorio imperiese e per dare la possibilità di passare a un livello più pratico”.

Cosa hanno elaborato gli studenti?

“I ragazzi si sono impegnati a realizzare in modo autonomo tre diversi documentari legati al centenario della città. Inizialmente hanno partecipato a una serie di lezioni teoriche con esperti del settore, dalla storia e critica del genere documentaristico, alla ricerca delle fonti e la scrittura della sceneggiatura, fino agli effetti speciali, per poi passare alla realizzazione vera e propria. I ragazzi hanno lavorato in totale autonomia, dalla scrittura alla sceneggiatura, dalle riprese al montaggio. Il progetto ci ha consentito di comprare materiale e strumenti molto utili come videocamere, cavalletti, microfoni. I documentari hanno durata di circa 20 minuti ognuno e tutti sono collegati a tematiche sociali. In totale, sono stati coinvolti 36 studenti in rappresentanza di tutti gli indirizzi del Liceo Vieusseux (Scienze Applicate, Scientifico e Classico) e di tutte le classi, anche se in maggioranza delle classi terze e quarte. È motivo di orgoglio la collaborazione con gli studenti della sezione musicale dell’Istituto Sauro che si sono occupati, guidati dai loro insegnanti, della realizzazione delle colonne sonore”.

Ogni documentario è legato a una tematica sociale?

“Sì. Il gruppo che si è occupato della Biblioteca civica Leonardo Lagorio ha collegato il lavoro all’inclusione sociale, il gruppo che si è occupato delle figure femminili imperiesi di ieri e oggi ha collegato il lavoro alla parità di genere e il gruppo che si è occupato degli 11 ex comuni che formano Imperia ha collegato il lavoro alla promozione e alla salvaguardia del territorio“.

Come hanno vissuto l’esperienza gli studenti?

Siamo molto soddisfatti di come i nostri studenti hanno affrontato questo lavoro. I documentari avranno tutti i pregi e i difetti di un prodotto realizzato da ragazzi molto giovani alla prima esperienza, ma sono molto interessanti proprio perchè ci permettono di vedere queste tematiche dal loro punto di vista. È stata una bellissima esperienza, seppur molto impegnativa. Gli studenti sono stati entusiasti dell’autonomia che hanno avuto e hanno avuto modo di approfondire il lavoro di squadra, con tutte le sfide che comporta, che è sempre istruttivo. Sono state numerose le conoscenze e le competenze trasversali che sono state sviluppate in questo progetto. Gli studenti si sono resi conto di aver imparato tante cose, specialmente sulla propria città. Nella speranza che la conoscenza del territorio si traduca nella sua valorizzazione”.

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