Gli interventi del Gruppo Misto sulle pratiche del Consiglio Comunale di Imperia, che sono state discusse ieri sera, 21 dicembre.
Nel dettaglio, la consigliera Silvia Mameli è intervenuta sui temi quali la “Revisione del contratto di servizio tra il Comune di Imperia e la Società Go Imperia“, la mozione della “Forestazione urbana sostenibile“.
Laura Amoretti invece è intervenuta sulla mozione riguardante il “Conflitto israelo – palestinese ” e “sull’Aggiornamento e modifica regolamento sale piano terra e tariffe concessione a terzi della sala convegni della biblioteca civica“.
Consiglio Comunale: gli interventi del Gruppo Misto
Revisione del contratto di servizio tra il Comune di Imperia e la Società Go Imperia
“Come consigliere del Gruppo misto abbiamo cercato di affrontare questa pratica da un punto di vista più ampio possibile.
Se da una parte riteniamo giusto il criterio di garantire una giusta rotazione della sosta e che si debba favorire l’utilizzo del trasporto pubblico rispetto al privato anche attraverso forme di penalizzazione della sosta privata, dall’altra non possiamo prescindere dal renderci conto di quale sia la realtà urbanistica della nostra città con una crescita abitativa collinare disordinata e dei vincoli che questa ha imposto alla viabilità e alla situazione economica che comunque pesa sulla nostra città.
L ‘aumento del numero degli stalli di sosta a pagamento e l’aumento della tariffazione, seppure solo per i non residenti apparentemente, non è bilanciato assolutamente da una aumentata efficienza del servizio urbano di Riviera Trasporti, anzi possiamo dire tranquillamente che stiamo vivendo un periodo nero.
Chi viaggia in bus sente continuamente di corse saltate ,di persone che arrivano in ritardo al proprio lavoro a causa del disservizio e che pertanto devono utilizzare il mezzo privato.
Allora l’ aumento del numero di stalli a pagamento, anche in zone non centrali, significa ,con la riduzione della possibilità di sosta gratuita, un aumento dei costi anche per i residenti.
Insomma stiamo assistendo, non solo per i parcheggi purtroppo, ad un ulteriore aumento della tassazione indiretta che va a colpire ulteriormente i settori di popolazione più deboli ed economicamente disagiati.
Per questo riteniamo che questa manovra magari migliorerà i flussi cash di Go Imperia , ma certamente non migliorerà la qualità della vita e la soddisfazione dei nostri concittadini.”
Forestazione urbana sostenibile
“Sulla prima pagina interna dell’ultimo numero della rivista del Club Alpino Italiano campeggia un proverbio greco che dice:
Una società diventa grande quando gli anziani piantano alberi alla cui ombra sanno che non si potranno mai sedere.
Questa saggezza dovrebbe guidare tutti i giorni la nostra azione politica, guardare oltre di noi.
Pensiamo che questo saper guardare oltre oggi riguardi proprio l’ambiente. Gli alberi, visto che parliamo di forestazione urbana, non devono essere visti e trattati come arredo urbano, solo bello e turistico, ma come una condizione vitale.
Le campagne di ulivi che circondano la nostra città , le colline che tanto amiamo sono il frutto consapevole di una idea di paese, di vita e di lavoro e non un frutto casuale che i nostri progenitori hanno costruito per noi .
La stessa Italia Nostra del Ponente Ligure ci dice, proprio in questi giorni, che in ogni città ci dovrebbe essere un Garante del Verde e del suolo e che serve un approccio di sistema al verde pubblico.
Voglio farla breve ripetendo ciò che come gruppo misto avevamo già citato nello scorso consiglio:
la città necessita dell’albero come elemento essenziale per garantire la vita. Il patrimonio arboreo va inteso come sistema e come tale va valorizzato, pianificato e gestito. Pertanto nel riconsiderare tutti gli elementi che conformano lo spazio urbano, è necessario stabilire politiche, regolamentazioni e pratiche che garantiscano un corretto ruolo degli alberi nell’ambito dell’agire amministrativo.
Speriamo che il prossimo piano regolatore raccolga al suo interno queste esigenze espresse nel nostro intervento e nella mozione”.
Mozione sul “Conflitto israelo – palestinese “
“Innanzitutto desidero ringraziare, a nome del gruppo misto, Sinistra Italiana – Verdi per aver portato questo tema all’attenzione del consiglio comunale. Il tema della pace è centrale e anche la Città di Imperia può e deve, nel suo piccolo, dire la sua.
Crediamo che, oltre che per le ferme condanne di cui alla proposta mozione, questa possa essere l’occasione per evidenziare quanto oggi nel mondo le guerre, più o meno dichiarate, colpiscano i più fragili e gli indifesi, Bambini e donne su tutti.
Oltre che al dramma palestinese-israeliano, pensiamo alla guerra in Ucraina, a quanto accade in altre parti del mondo. Le notizie di queste ore ci confermano quanto sia grande il dramma delle donne in Afghanistan e in Iran. In Afghanistan, è lancio d’agenzia del 18 dicembre la notizia che, a causa del taglio degli aiuti umanitari internazionali, in assenza di latte e cibo le madri sono costrette a sedare con potenti farmaci i loro figli per calmarli dai morsi della fame.
E’ notizia di ieri che, in Iran, la “sposa bambina” Samira, è stata impiccata dopo dieci anni di detenzione nel braccio della morte. Data in matrimonio a 15 anni aveva ucciso il marito che la violentava.
Il rischio che spesso corriamo è quello di seguire però la notizia del giorno, come avvenuto per l’Afghanistan, la Siria, l’Ucraina, come avviene oggi per Gaza, per poi rapidamente dimenticarla quando altre, nuove, tragedie riempiono le cronache dei giornali.
La pace è argomento serio e non va affrontato con partigianeria, con pregiudizio, con ipocrisia.
Uno spunto di riflessione per noi tutti. Negli scorsi giorni ad Oslo si è celebrata l’annuale cerimonia dei premi Nobel. C’era una sedia vuota che tutto il mondo ha visto, quella destinata a Narges Mohammadi, attivista iraniana, vice-presidente del Centro dei Difensori dei Diritti Umani imprigionata dalle autorità iraniane dal maggio 2016, Nobel per la pace 2023 “per la sua lunga e coraggiosa battaglia contro l’oppressione delle donne in Iran e per la sua lotta per la libertà di tutti” Vuota perché Narges è detenuta perché si trova in carcere proprio in Iran.
Per una curiosa, sinistra coincidenza, mi sovviene che esattamente cinquant’anni fa quella stessa sedia non era affatto vuota ma vi era seduto, sorridente, il vincitore del Nobel per la pace del 1973 quell’Henry Kissinger deceduto pochi giorni fa alla veneranda età di cent’anni. Egli in realtà, dopo l’assassinio di Kennedy, divenne protagonista di una innovativa politica estera.
I suoi metodi spregiudicati di azione politica, che non escludevano pesanti interferenze, anche militari, su governi e politici stranieri, miravano a salvaguardare a tutti i costi il potere statunitense e impedire la sopravvivenza di realtà politiche ritenute ostili, come nel caso del Cile e dell’Argentina. Metodi poi aspramente criticati.
Il New York Times, non un giornale della sinistra antagonista o della destra reazionaria, lo scorso 30 novembre, ha ricordato il potente ex segretario di stato americano con un editoriale che già dal titolo “l’ipocrita” non ammette interpretazioni. Vi invito a leggerlo per intero, ci aiuterà a comprendere il divario che spesso c’è tra ciò che si racconta e ciò che si fa. A capire che quando si è innamorati dell’esercizio del potere si diventa privi di preoccupazione per gli esseri umani lasciati per strada.
Va da sè che tra la sedia per la pace del 1973 e quella del 2023 va scelta la sedia vuota. Riempiendola, non solo idealmente, di azioni concrete. Anche piccole, partendo da noi. Auspichiamo quindi che il nostro contributo possa servire alla giusta e doverosa discussione di questo Consiglio”.
Aggiornamento e modifica regolamento sale piano terra e tariffe concessione a terzi della sala convegni della biblioteca civica
“La presente pratica sotto una titolazione un po’ neutra, “aggiornamento e modifica regolamento della concessione a terzi della sala convegni della Biblioteca”, nasconde un problema che è invece centrale nella vita civile di una città.
Il tema è quello dell’accessibilità e dell’agibilità a tutti i soggetti politici e culturali, a prescindere dalla forza rappresentativa ed economica.
Il considerare da parte di una amministrazione evento privato lo svolgersi della vita politica e culturale, con l’eccezione di quella patrocinata e il che è una aggravante, significa tradurla e banalizzarla in un costo.
Costi sopportabili, anzi amabili, diventano quelli delle manifestazioni effimere, che lasciano traccia nell’immagine e nei selfie, veri feticci del nostro presente, e ci esimiamo per non diventare banali dal citarle, mentre la vita democratica che esprime la propria visione della città e della cultura, quella dei libri e dei dibattiti, e che quotidianamente costruiscono il vivere civile diventano appunto privato e costo da recuperare.
Speravamo che almeno la preannunciata ristrutturazione nel piano triennale del lavori pubblici della sala del Polivalente potesse recuperare tale struttura a sala convegni, ma abbiamo appreso che non sarà così.
Solo così si sarebbe potuto caso mai ragionare su una sala accessibile gratuitamente ed una a pagamento.
Ad Imperia esiste una intensa, spesso poco visibile, attività soprattutto culturale e che il Comune dovrebbe cercare di agevolare e di fare emergere, perchè è ciò che costruisce l’identità di una comunità e che resta nel tempo, invece si prende esattamente la strada contraria.
Ripetiamo che questa scelta sia un brutto segnale. Fin d’ora preannunciamo che il voto del gruppo misto sarà convintamente contrario”.