“La riunione è stata molto deludente, forse è stata caricata di troppe aspettative rispetto alle previsioni iniziali”. Sono queste le prime parole dell‘assessore Vesco all’uscita dal Ministero dello Sviluppo Economico a Roma dopo il summit dell’Agnesi.
“L’azienda ha ribadito con forza il loro progetto cioè la cessazione della produzione entro ottobre 2015 sbandierandolo come un successo visto che aveva anticipato a fine di quest’anno. Ma soprattutto non ha dato certezze rispetto al futuro. Non c’è a oggi un piano industriale che garantisca la piena occupazione anche in produzioni diverse dalla pasta, non c’è quella garanzia che io credo sia necessaria e che ho chiesto con forza che si mantenesse una produzione storica come quella di pasta”.
“Questo tavolo – prosegue Vesco – ha anche il compito di vigilare sul futuro e sugli impegni che comunque marginalmente e con difficoltà si prendono, garantendo fiducia all’azienda però ci aspettavamo una posizione più convincente rispetto all’azienda. Il ministero ha chiesto dei livelli occupazionali futuri, ma in assenza di un piano industriale certo siamo ancora agli impegni formali e visto che l’azienda ne ha presi molti e mantenuti pochi mi viene difficile considerarla degna di fiducia”
