“L’ultimo consiglio comunale è stato una grave sconfitta per la città“. Così, in una nota, i consiglieri comunali di Imperia Rinasce Ivan Bracco, Loredana Modaffari e Daniela Bozzano.
Consiglio Comunale: Imperia Rinasce critica con l’amministrazione
“Due in particolare sono state le decisioni, piena espressione della linea politica adottata dalla maggioranza, che vanno a scapito dell’interesse dei cittadini, della libertà di espressione e del principio di uguaglianza che la Costituzione sancisce.
Innanzitutto, un grave attacco alla cultura. In consiglio comunale infatti è stato deciso che la sala convegni della biblioteca civica, unica sala in tutta la città che fino a oggi era utilizzabile gratuitamente per iniziative e convegni culturali, potrà essere utilizzata solo a pagamento, con tariffa di 50 euro all’ora. Si tratta ovviamente di un provvedimento che non giova alla cultura o alle realtà associative che senza scopo di lucro portano avanti iniziative culturali.
Non solo è stata attaccata la cultura, ma fatto ancora più grave, anche la libertà di espressione e il principio di uguaglianza: saranno infatti il sindaco e gli assessori ad avere il ‘potere‘ di decidere chi potrà usare la sala gratuitamente.
Stesso approccio hanno avuto sul teatro Cavour, il Sindaco con un discorso che ricorda le posizioni del passato regime ha specificato che il ridotto sarà ‘dedicato a cerimonie di un certo livello. Se dai una perla una bella signora la valorizzerà, se la dai a un porco se la mangia’, una sala ‘vip’ destinata a chi avrà il nulla osta discrezionale del sindaco.
Altrettanto gravi sono le modalità della discussione e il rigetto della mozione presentata dal consigliere di Allenza Verdi Sinistra Lucio Sardi, sul conflitto israeliano palestinese, in cui, oltre a sostenere la necessità di un immediato cessate il fuoco si proponeva di esporre nella sede comunale la bandiera della pace. Preoccupanti la freddezza e il distacco con cui il consigliere Fiorentino ha liquidato la questione, portando alla bocciatura della mozione per motivi pretestuosi. Da sottolineare inoltre come il sindaco si sia lavato le mani sulla questione, non esprimendosi con il voto.
Un consiglio comunale che è stato conferma di come nonostante i proclami antifascisti del sindaco Scajola, questo sia appoggiato da una destra che di antifascista non ha nulla”.