Stop alla produzione della pasta a ottobre 2015, mantenimento del livello occupazione sino a ottobre 2015, mantenimento dello stabilimento di via Schiva, riconversione produttiva in prodotti succedanei (paste artigiani e sughi) e riconversione dello stabilimento per una produzione a costi più competitivi. Questo il futuro dello stabilimento Agnesi di Imperia, come si evince dal verbale del summit tenutosi questo pomeriggio a Roma, presso la sede del Ministro dell’Interno.
Sul proprio profilo facebook, il Sindaco di Imperia Carlo Capacci ha illustrato l’esito della riunione:
1) tutte le parti si sono espresse per la salvaguardia dei posti di lavoro (Gruppo Colussi compreso)
2) il Gruppo Colussi conferma l’intenzione di mantenere attivo lo stabilimento di Imperia anche se riconvertito alla produzione di altri prodotti
3) Il Comune di Imperia ha chiesto che venga comunque preservato il marchio con collegamento alla nostra città inquanto facente parte della nostra storia e ha precisato che la variante al progetto La Porta del Mare e condizionata al reinvestimento di quanto ricavato dalla vendita del terreno a variante approvata nelle attività produttive del Gruppo Colussi con particolare riferimento allo stabilimento di Imperia.
Siamo andati senza pistola carica come voleva qualcuno, ma armati di buon senso.
Mi pare che si siano fatti passi avanti soprattutto anche alla luce del fatto che tutto quanto scritto sopra è stato poi riepilogato in un verbale di cui allego copia sottoscritto dal Gruppo Colussi presso il Ministero dello Sviluppo Economico ( queste non sono parole ma fatti e valgono ).
Spero sia chiaro ora perché la mozione strumentale, demagogica, inutile presentata dalla minoranza sia stata respinta . Avrebbe significato la fine dei colloqui.
LE IMMAGINI DEL VERBALE