17 Novembre 2024 03:13

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17 Novembre 2024 03:13

Imperia: il bilancio di fine anno del Sindaco Scajola. “Teatro Cavour? Apriremo quando sarà perfetto, speriamo entro l’estate 2024. Tra i sogni Albenga Carcare Predosa, Aurelia Bis e Porto Turistico”

In breve: Tradizionale conferenza stampa di fine anno del sindaco Claudio Scajola per fare il punto su quanto avvenuto nel 2023 e su quanto è in programma nel 2024.

Tradizionale conferenza stampa di fine anno del sindaco Claudio Scajola per fare il punto su quanto avvenuto nel 2023 e su quanto è in programma nel 2024. Nell’incontro con i giornalisti nella Sala Commissioni di Palazzo Civico, il primo cittadino ha sottolineato i numeri in crescita del lavoro svolto dall’Ente nonostante la “pausa” elettorale: 98 delibere di Consiglio Comunale in 16 sedute (rispetto alle 82 in 10 sedute del 2022), mentre le delibere di Giunta hanno superato la quota delle 400 che era stata toccata nel corso dell’anno passato.

Il sindaco Scajola ha poi dedicato ampio spazio ai temi infrastrutturali: dai sogni “sui quali bisogna lavorare” Albenga-Carcare-Predosa e Raddoppio della Ferrovia Andora-Finale Ligure all’Aurelia Bis di Imperia, per la quale ha dichiarato di attendersi notizie sul finanziamento nel primo trimestre del 2024. Mentre sul porto turistico, Scajola ha ribadito che si arriverà al rilascio della concessione alla Go Imperia nei primi sei mesi dell’anno nuovo.

Il primo cittadino ha poi fornito un cronoprogramma delle principali opere pubbliche in corso a Imperia. Dopo che nel 2023 hanno visto la conclusione la Bretella di Caramagna, le scuole di Via Gibelli, la Palestra Maggi, Piazza Roma, Largo Ghiglia, la parte bassa di Via Cascione, il litorale del Prino, il Ponte di Piani e il secondo tratto della pista ciclabile, nel 2024 sarà la volta del Nuovo Comando della Polizia Locale (apertura prevista il 20 gennaio), i Campetti S. Lazzaro, l’Ex Salso, i Capannoni di Borgo Prino, la Cittadella dello Sport, la “Pensilina” di Porto Maurizio, il Teatro Cavour e la Pista ciclabile.

Chiusura dedicata ai numeri dei visitatori della rete museale, passati dai 17.155 visitatori del giugno-dicembre 2022 ai 25.764 visitatori dello stesso periodo di quest’anno, con una crescita del 50,18%.

Imperia: bilancio di fine anno, l’intervista al sindaco Claudio Scajola

” Ci sono i sogni che sono diventati ormai idee condivise, ma che sono fondamentali da realizzare per raggiungere il ponente, che non interessa soltanto Imperia, ma interessa anche Savona e Genova.

Se noi non realizziamo in tempi celeri l’Albenga Carcare Predosa, non potendo raddoppiare l’autostrada dei Fiori, stiamo condannando sia a Genova, perché il nodo di Genova è molto trafficato, sia Savona e Imperia, tenendo presente che a breve partiranno i nuovi traffici da Vado e i mezzi, se vanno sull’autostrada dei Fiori, intaseranno ulteriormente la viabilità. Quindi bisogna guardare lontano e guardando lontano dobbiamo perseguire gli obiettivi cercando di convincere gli altri, perché non dipende da noi l’Albenga-Carcare-Predosa. Credo sia fondamentale, così come il raddoppia della ferrovia. Questo è il grande sogno, ma è un sogno che va perseguito, non soltanto sognato. 

Poi ci sono i sogni medi che pian piano stanno andando in realizzazione. Io credo che nel primo trimestre, o forse prima, avremo la notizia del finanziamento dell’Aurelia Bis per Imperia. Credo sia una cosa molto importante. 

Poi la viabilità ahimè va in qualche modo aiutata per arrivare nei territori, ma poi nei territori bisogna cercare di insegnare ad andare con mezzi diversi, con mezzi pubblici che però siano dignitosi e puntuali, con la bicicletta, altri mezzi, andando a piedi. Stiamo rafforzando la nostra città su questi obiettivi. 

Riguardo la pista ciclabile si va avanti a step. La prossima che credo potremo aprire nei prossimi due mesi sarà quella dalla rotonda di via Trento fino sotto il Comune, che permetterà di creare un’altra zona di interscambio dove c’è possibilità di posteggi. 

Mi pare siano quasi duecento posteggi per le auto dove si possono lasciare le vetture e prendere la bicicletta e andare a scorrazzare per la città, fino ad arrivare, auguriamoci presto, a Ventimiglia. 

E poi i posti per otto autobus turistici che non hanno collocazione oggi, ma che ci serve attirare in quella zona.

Per il Teatro Cavour, lo apriremo quando sarà perfetto. Quando si fa una cosa si deve tendere alla perfezione, poi si fa quello che si può secondo le risorse. Noi abbiamo un progetto definito di totale rifacimento del teatro, perché possa permettere di essere utilizzato al meglio e possa essere ambito da compagnie teatrali. 

Per fare questo abbiamo provato a far sì che il sogno potesse diventare realtà e abbiamo ottenuto finanziamenti che ci hanno permesso di utilizzare al meglio, senza l’aumento dei costi. Abbiamo aumentato le cose che si fanno e credo che entro l’estate sarà ultimato. 

Ma pensate alla buca dell’orchestra che è fondamentale, perché non averla? Perché averla nascosta? La buca dell’orchestra, la vedrete, sarà una buca che sale e scende come un ascensore per permettere di poter utilizzare anche grandi orchestre o grandi compagnie teatrali. 

Questo è l’obiettivo. Abbiamo cercato di sognare il meglio, andando a prendere anche le consulenze da chi sa far teatro. E in Italia ce ne sono tanti. 

E poi abbiamo provato a vedere se era possibile. Se non fosse stato possibile ci saremmo limitati a fare quello che era possibile. 

Siamo stati fortunati, bravi, e l’abbiamo ottenuto. Per cui alla fine avremo avuto finanziamenti per quattro milioni e mezzo che ci faranno avere un teatro di grande pregio. 

Il porto è una speranza per l’economia del territorio. Pensare che Imperia, capoluogo di provincia con una tradizione industriale anche importante dei primi del Novecento, possa vivere solo del turismo, offrendo la spiaggia per fare il bagno, sarebbe una forte miopia. Noi abbiamo bisogno di far sì che il mare possa esaltarsi in tutte le sue forme. E allora abbiamo bisogno che ci sia un porto finito e sicuro. Sicuro lo è. E questo ci è servito molto, perché di fronte alle tempeste degli anni passati è stato l’unico porto che ha retto. 

Ma dobbiamo renderlo accogliente, dobbiamo ultimarlo, dobbiamo finirlo. Era stato infilato con un’inchiesta farlocca, mal gestita e mal fatta. Con i processi di popolo è finito nelle secche. È stato difficilissimo tirarlo fuori dalle secche perché la concessione non c’era più. Abbiamo ripreso questo iter, ci sono voluti cinque anni, ma credo che ormai siamo alla conclusione.

Nel mese di gennaio porteremo in Consiglio comunale l’ulteriore finale della parte urbanistica. Apriremo la conferenza dei servizi e la consultazione con la Regione per il suo nulla osta. 

Credo che nel primo semestre potremo dare finalmente una concessione ultrasessantacinquennale che faccia ripartire il porto, che ci serve come volano per l’economia del nostro territorio”. 

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