Cancellato un debito di 100 mila euro con l’Agenzia delle Entrate. Questa la decisione del giudice Paola Cappello, della Sezione Fallimentare del Tribunale di Imperia, nei confronti di una 35enne (all’epoca dei fatti 22enne), rappresentata dall’avvocato Manuel Macrì del Foro di Genova, nell’ambito di una procedura di sovraindebitamento. Si tratta della prima sentenza con l’applicazione della legge antisuicidi a Imperia.
Nei giorni scorsi aveva fatto scalpore, sempre a Imperia, un bollettino postale da 11 milioni di euro notificato a un ex imprenditore 55enne che, tramite l’avvocato Enrico Panero, aveva chiesto di poter accedere alla procedura di sovraindebitamento.
Imperia: doveva 100 mila euro all’Agenzia dell’Entrate, Tribunale cancella debito a una giovane madre sola
I fatti risalgono al 2010, quando la donna, allora 22enne, era giunta da poco dalla Romania in Italia, a Imperia, da sola con la figlia di 3 anni in cerca di lavoro e opportunità per una vita migliore. Su consiglio di una persona di fiducia aveva così deciso di entrare a far parte di una società per la gestione di un bar, iniziando a svolgere il ruolo di barista. Solo in un secondo momento scoprì l’esistenza di un debito gravoso che pesava sulla società, che la costrinse a lavorare per molto tempo senza ricevere un compenso. La situazione divenne insostenibile fino a che la donna, nel 2020, decise di lasciare la società, trovandosi però a dover fare i conti con una cartella esattoriale di 100 mila euro.
Senza alcuna risorsa economica né aiuti, e con la prospettiva di dover affrontare pignoramenti e ulteriori difficoltà, la giovane madre ha iniziato a cercare aiuto legale. Dopo vari tentativi, si è rivolta all’avvocato Manuel Macrì dello Studio M2Lex, specializzato in pratiche di sovraindebitamento, che ha preso in mano il caso.
Dopo un anno e mezzo di lavoro, l’avvocato è riuscito a ottenere il provvedimento definitivo con il quale il Tribunale di Imperia ha formalmente cancellato il debito con l’Agenzia delle Entrate, vincendo anche il ricorso presentato dall’Ente.
Nel dettaglio, il Tribunale ha riconosciuto la donna come soggetto totalmente incapiente, non potendo offrire nulla per ripagare il proprio debito, dunque è stata ritenuta meritevole di esdebitazione, a condizione che, nei prossimi quattro anni, se dovesse avere eccedenze di reddito, queste verranno destinate al pagamento dei creditori.
Questo risultato consentirà alla 35enne di ricominciare, senza il rischio di vedersi pignorare lo stipendio o altri beni.