23 Dicembre 2024 02:12

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Imperia: al Palasalute l’incontro con la missionaria Maddalena Boschetti. “iniziamo dai più piccoli, dai più deboli, per dire che la vita è importante. Haiti è in condizioni disastrose” /Foto e Video

In breve: Queste le parole della missionaria Maddalena Boschetti, laica consacrata di Genova, che questo pomeriggio 28 dicembre, insieme agli “amici di Haiti”, si è recata al Palasalute di Imperia

Iniziamo dai più piccoli. Iniziamo da quelli che sono più, deboli, per dire che la vita è importante, che la vita di ognuno è importante“.

Queste le parole della missionaria Maddalena Boschetti, laica consacrata di Genova, che questo pomeriggio 28 dicembre, insieme agli “amici di Haiti”, si è recata al Palasalute di Imperia per incontrare i genitori dei bambini che frequentano il Centro pediatrico di Riabilitazione Motoria e gli operatori. Presente all’incontro anche il dottor Carlo Amoretti, responsabile del distretto sanitario e pediatra.

L'intervista alla missionaria Maddalena Boschetti

“Sono contenta di questa opportunità per salutare tutti e per farvi conoscere questa presenza nostra di missionari. Il dottor Carlo Amoretti ci ha invitato in questo incontro, che per noi è prezioso, perché ci permette di incontrare famiglie di bimbi che sono qui servite nel centro di riabilitazione.

Questa è po’ quello che noi, nella nostra enorme difficoltà e differenza culturale e sociale facciamo ad Haiti.

Haiti è in condizioni disastrose. Haiti è una terra di sofferenza enorme. Il nostro Papa Francesco la definisce una di fronti più caldi di questa nascosta terza guerra mondiale.

Tutto è pericoloso, uscire di casa è pericoloso, questo soprattutto nelle città. Nel nostro contesto rurale le difficoltà sono diverse.

Da noi la gente muore di fame, la gente non ha mezzi, la gente stenta a vivere. La gente non ha niente di più, di quello che è necessario per sopravvivere. Quindi parlare di disabilità infantile, in un contesto in cui non c’è presenza dello stato, nel senso che non c’è un aiuto da parte delle istituzioni, non esiste, la gente è lasciata a se stessa. Non ci sono i mezzi, le energie per vivere normalmente.

È una sfida enorme, ma è una sfida che vale la pena di accettare, perché è qui che si tratta di dichiarare alla nostra volontà il nostro desiderio di dire che la vita ha valore.

Quindi iniziamo dai più piccoli. Iniziamo da quelli che sono più, deboli, per dire che la vita è importante, che la vita di ognuno è importante.

Lo diciamo forte con le nostre azioni, in un contesto in cui la vita sembra aver perso valore. In Haiti si muore continuamente in modi crudeli, modi disumani, senza che questo venga nemmeno saputo fuori.

Qual’è la difficoltà più grande? Nel paese, dal 2010, in cui trecento mila vite sono state chieste in qualche secondo, perché più o meno quello il numero di vittime del terremoto. In realtà il Paese ha sofferto anche di altri terremoti, di altre catastrofe naturali come ad esempio cicloni, che hanno richiesto altre migliaia di vita.

In realtà quello che fa più male è vedere come siano le conseguenze di scelte umane, in quelle che fanno più vittime, creano più sofferenze.

Questa serie di violenze non controllate, che hanno portato a un Paese che è suddiviso in tanti appezzamenti di terreno dominati da gang, ognuna armata sino ai denti di armi da guerra, uno contro l’altro, in cui il popolo semplice che è vittima.

La cosa difficile, ma anche la cosa più bella è essere presenti a fianco dei più bisognosi, perché in realtà c’è una parte nostra di umanità che soffre.

Perché se vedo mio fratello, mia sorella soffrire io soffro, ma allo stesso tempo so che per loro è importante. Io sono lì e continuo. Quindi c’è questo essere, dare noi stessi che è difficile, ma allo stesso tempo è la chiave di tutto, essere presenti, essere con la gente che più ha bisogno, la mentalità, la cultura, sono tutte cose diverse, ma non è impossibile andare oltre a questo, c’è sempre un qualcosa che ci unisce, più forte di quello che divide”.

Parla il dottor Carlo Amoretti

“Con Maddalena ci conosciamo da tanti anni, lei ha fatto un anno di Noviziato nella spiritualità camilliana qui a Imperia poi si era spostata ad Haiti, dove vive da più di 20 anni.

C’è una collaborazione che è nata già nel 2008 prima coi camilliani e poi con lei nella zona del nordovest del paese, proprio tra operatori qui di questa ASL e quindi in qualche modo anche dell’ASL 1 imperiese e questo centro di riabilitazione, questa esperienza di riabilitazione su base comunitaria che c’è a Marouge che è nel nordovest di questo paese un paese oggi molto molto violento, di grande povertà, che c’è nella zona dei Caraibi.

Una zona che per noi è considerata zona di vacanze, zona certamente fuori fuori dal nostro pensiero rispetto a quella che che invece è la realtà haitiana.

Questo incontro sarà un momento di confronto Ecco noi confronteremo un pochettino le esperienze che abbiamo qui con le famiglie con i bambini con disabilità, con le loro.

Perché poi l’esperienza umana con la disabilità è uguale in tutto il mondo.

In particolare sarà all’interno di quella che è la tana del Bianconiglio, un luogo di aggregazione che noi abbiamo coi genitori dei bambini con disabilità e con loro sarà un’occasione di confronto, proprio delle esperienze umane che ciascuno incontra”.

Maddalena Boschetti, con un’associazione locale da più di quindici anni, anima un’esperienza di Riabilitazione su Base Comunitaria nel nord ovest del paese, ove ben quattro operatori del CpRM sono stati, insieme ad altri operatori, per accompagnare questa esperienza, fino a che il Covid-19 e la violenza sociale non hanno reso impossibile ulteriori presenze.

Cos’è La tana del Bianconiglio

Il gruppo di incontro per famiglieLa tana del Bianconiglio”, che si svolge ogni 4° mercoledì del mese presso il Pasalute di Imperia, vuole essere occasione per promuovere e sostenere la consapevolezza e la crescita personale. Si tratta di uno spazio per scambiare esperienze, storie, emozioni, bisogni, difficoltà, ma anche risorse. 

Un’esperienza per familiari e caregiver di bambini e ragazzi con disabilità, seguiti nel loro percorso riabilitativo dell’equipe del Centro Motorio di Imperia.

A cura di Alessandro Moschi.

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