22 Dicembre 2024 18:56

22 Dicembre 2024 18:56

Imperia: decadenza concessioni marittime produttive, l’opposizione chiede un consiglio comunale ad hoc. “Stop alla revoca”

In breve: La proposta approderà in conferenza capigruppo nei prossimi giorni.

L’opposizione ha proposto la convocazione di un consiglio comunale ad hoc per chiedere la revoca o la sospensione dell‘avvio del provvedimento di decadenza delle concessioni demaniali marittime produttive. La proposta approderà in conferenza capigruppo nei prossimi giorni.

Imperia: decadenza concessioni, opposizione chiede di discuterne  in consiglio

Nel dettaglio, la minoranza (il documento è firmato da Ivan Bracco, Daniela Bozzano, Loredana Modaffari, Lucio Sardi, Luciano Zarbano, Deborah Bellotti, Edoardo Verda e Alessandro Savioli) propone lo stop all’avvio della decadenzain attesa che vengano adottate univoche linee di indirizzo nazionali o regionali in materia” e l’attivazione di “un tavolo di confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali ed i soggetti economici interessati al fine di predisporre una pianificazione delle aree demaniali a destinazione produttiva e commerciale”.

Nella proposta di deliberazione al consiglio comunale si legge ancora che “in nessuno degli organismi democratici del Comune (Commissioni comunali o Consiglio) è stata discusso e reso pubblico un piano organico di riorganizzazione delle aree demaniali a destinazione produttiva del Comune di Imperia […] che l’iniziativa avviata dall’amministrazione Comunale non è stata preceduta da alcun confronto con le organizzazioni di categoria e sindacali e con gli operatori economici titolari delle concessioni […] che a fronte del tipo di iniziativa messa in atto dall’amministrazione il Comune rischia di essere coinvolto in azioni di natura legale con gli operatori economici colpiti dai provvedimenti di revoca o ridimensionamento delle concessioni”.

L’avvio della decadenza, lo ricordiamo, interessa tutte le zone fronte mare dove insistono cantieri navali, aree commerciali e di pesca, sia a Oneglia che a Porto Maurizio. Di seguito le società interessate:

  • Cantieri di Imperia Srl
  • Nautica Imperia Service Srl
  • Compagnia Portuali Maresca Scarl
  • Colussi Spa
  • Rivamare Srl
  • Imperia Portuale Ludovico Maresca
  • Gruppo Ormeggiatori del Porto di Savona
  • Cemento Centro Sud Spa
  • Marittima Service Group Srl
  • Società Cooperativa Imperia Pesca Scrl
  • Consorzio Operatori Porto di Imperia
  • Terrizzano Srl
  • Consorzio Porto Peschereccio di Oneglia
  • Pistarino Luigi Sas di Pistarino Luca e C.

Alcune delle società interessate dal provvedimento di avvio di decadenza nel novembre scorso avevano inviato una lettera di protesta contro l’amministrazione, accusata di aver commesso “l’ennesimo passo falso in tema di portualità”.

Nella proposta di deliberazione al Consiglio si fa riferimento proprio alle preoccuazioni degli operatori.

“L’avvio di procedura di sgombero delle aree in concessione e la volontà espressa di intervenire su alcune di queste – si legge – ha determinato forti preoccupazioni tra gli operatori economici che le utilizzano, dato che la natura di tali interventi determinerebbero la perdita della capacità produttiva e quindi la chiusura di diverse imprese del settore con conseguenti perdite di posti di lavoro ed impoverimento del tessuto produttivo cittadino […] le realtà produttive messe a rischio dall’iniziativa avviata dall’amministrazione rappresentano un pezzo della storia dell’economia della città con competenze e professionalità importanti, e garantiscono lavoro e reddito a molte famiglie Imperiesi”.

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