24 Novembre 2024 13:41

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24 Novembre 2024 13:41

IMPERIA, CASO AGNESI. RIFONDAZIONE COMUNISTA CONTRO IL PD: “GROSSO DI SICURO NON GIOCA CON IL FUTURO DEI LAVORATORI”

In breve: Il partito di Rifondazione Comunista risponde al PD in difesa del consigliere Gianfranco Grosso del gruppo consiliare di Imperia Bene Comune in merito alla questione Agnesi

Gianfranco Grosso

Imperia. Il partito di Rifondazione Comunista risponde al PD in difesa del consigliere Gianfranco Grosso del gruppo consiliare di Imperia Bene Comune in merito alla questione Agnesi:

Respingiamo al mittente l’attacco ‘personale’ al nostro consigliere Gianfranco Grosso da parte del PD cittadino relativamente alla questione Agnesi. Di sicuro non gioca ‘col futuro dei lavoratori’ chi, come Grosso e la lista Imperia Bene Comune, ha in questi mesi tenuto sempre alta l’attenzione sulla questione Agnesi grazie a presidi, assemblee pubbliche, petizioni, articoli sui giornali, in un clima generale quasi ‘anestetizzato e rassegnato’. È proprio grazie a quest’azione che la questione Agnesi è divenuta anche d’interesse nazionale.

Certo è che il confronto al tavolo romano avrebbe dovuto avere alle spalle anche una più forte spinta sindacale che poteva concretizzarsi in una mobilitazione intercategoriale fino allo sciopero generale. Poi è ovvio che il dibattito politico, anche aspro, avvenga in Consiglio Comunale, visto che lo stabilimento è sito nel Comune di Imperia! L’attacco del PD è stato anche del tutto iniquo, considerato l’esito della riunione romana che si è tenuta ieri tra proprietà Colussi, sindacati e istituzioni. Esito, peraltro, già prefigurato dal nostro gruppo consiliare di Imperia Bene Comune. Evidentemente lo ‘straordinario sforzo’ del PD, tanto sbandierato sui media, non è bastato a modificare l’accordicchio della settimana scorsa tra il sindaco Capacci e Colussi, a porte chiuse, qualche ora prima del consiglio comunale al quale i lavoratori dell’Agnesi hanno presentato quasi 6 mila firma, raccolte in 3 settimane, a sostegno della mozione presentata dal gruppo consiliare di Imperia Bene Comune per dire NO alla chiusura dell’Agnesi e per dire NO al cambio di destinazione d’uso dell’area industriale in cui insiste lo stabilimento di via Tommaso Schiva. Mozione che irresponsabilmente è stata bocciata dalla maggioranza destro-civico-pdina.

L’unico strumento in mano alle istituzioni, in una società ad economia liberista, capace di scoraggiare la proprietà alla chiusura dello stabilimento e/o alla cessazione della produzione di pasta di qualità. Dunque siamo tornati al periodo antecedente il 9 settembre, data in cui NON è stato presentato alcun piano industriale per garantire, non solo a parole, produzione e occupazione. Di fatto è slittato di qualche mese quanto già annunciato dalla proprietà all’inizio dell’estate: contratti di solidarietà, cassa integrazione a rotazione, riduzione della produzione dal 2015 e quindi inesorabile riduzione del personale“.

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