Imperia. Fabio Freri, della cooperativa Goccia, ha voluto rispondere al sindaco di Prelà, Eliano Brizio che da mesi esprime pubblicamente la sua perplessità in merito al “modus operandi” legato al flusso dei profughi. “Com’è noto anche a Prelà vi è una casa famiglia gestita dalla cooperativa “La Goccia” e anche qui, in alta val Prino, i disagi non mancano”.
“Vorrei rispondere al Signor Sindaco ( mio malgrado nuovamnete tramite questa testata giornalistica dal momento che rifiuta un confronto diretto ) in merito a quanto dichiarato sulla struttura gestita dalla copperativa Goccia di cui sono il Responsabile oltre che i l Vicepresidente della cooperativa stessa. Subito due chiarimenti:
- Tutti migranti arrivati su territorio italiano vengono visitati prima di sbarcare, visitati nel primo centro di accoglienza che li ospita e poi nuovamente visitati all’arrivo nelle strutture dove vengono destinati. Subito dopo all’asl vengono effettauti tutti i test ematochimici ( hiv, epatite ecc) tubercolinico e tutti i controlli del caso
- Pensate veramente che una cooperativa possa arrichirsi ospitando rifugiati politici?? Avete idea di che cosa comporti mettere in piedi un organizzazione che deve essere reperibile 24h su 24 ? Sapete quali sono i costi per mantenere una struttura?? Sapete anche solo lontanamente quali sono i costi da sostenere per garantire ua vita dignitosa a famiglie ( adulti e bambini ) che arrivano qui senza nulla? Non credo e allora la mia domanda sorge spontanea…ma di cosa state parlando????
Il sindaco, e ormai non mi stupisco più ma anzi mi convinco essere in cerca di propaganda leghista molto cara a qualcuno ( e ripeto solo qualcuno ) degli abitanti del suo paese dovrebbe informarsi prima di parlare . Dovrebbe sapere ( o per lo meno chiedere ) se gli ospiti della struttura situata nel suo paese sono stati sottoposti a visite mediche. Oltre alle presenze dei profughi che sono passati dalla nostra struttura che in questi giorni mi ha richiesto tramite la segretaria del comune , ma negandosi ad un confronto diretto , non poteva semplicemente richiedermi anche i certificati medici di cui ovviamente siamo in posseso.
Forse era troppo semplice e sopratutto sarebbe passato inosservato. Sono convinto e non sono un ipocrita come tanti altri a cui piace rempirsi la bocca di belle parole e che si sciacquano la coscienza andando a messa la domenica mattina, ma che poi sparano a zero di fronte a un vero esempio di carita e fratellanza cristiana, che sia normale di fronte a una situazione come questa avere delle perplessita e dei timori. Sono allo stesso tempo convinto che una persona normalmente dotata di raziocinio e che veramente vuole sapere come stanno le cose debba informarsi dagli organi competenti prima di dispensare sentenze senza senso.
Il Sindaco in passato ci ha accusato di non gestire la nostra struttura nel modo giusto dicendo cito testualmente dall articolo del 2 agosto ” Gente che arriva, gente che viene ospitata, e poi gente che fugge. Scappa. Non vi è un minimo di sorveglianza. Tutto così. Raffazzonato” . Oggi ci accusa di poca trasparenza quando oltre a non averci mai stato chiesto nulla direttamente, in realtà si stupisce di cose che un Sindaco dovrebbe conoscere e soprattutto cosa ancora piu grave afferma di essere noi a giudicare quando in realta e lui l’unico a criticare noi e il nostro operato. Il sindaco in altre parole chiede nuovamente chiarezza….senza chiederlo!”