21 Dicembre 2024 17:15

21 Dicembre 2024 17:15

Imperia: prima riunione del rinnovato consiglio provinciale. Presidente Scajola. “Priorità a rifiuti, trasporti e acqua”/Foto e Video

In breve: La prima riunione è servita per confermare e proclamare gli eletti e permettere così al Consiglio provinciale di entrare nel pieno della sua operatività.

Prima riunione questa sera per il Consiglio provinciale dopo le recenti elezioni che hanno visto il rinnovo dei consiglieri. Le elezioni di secondo livello, alle quali hanno preso parte soltanto gli amministratori dei comuni della provincia di Imperia, non hanno riguardato il Presidente Claudio Scajola il cui mandato non  ancora scaduto.

Imperia: prima riunione del rinnovato consiglio provinciale

La prima riunione è servita per confermare e proclamare gli eletti e permettere così al Consiglio provinciale di entrare nel pieno della sua operatività.

In apertura della seduta il Presidente Claudio Scajola ha tracciato il punto sulla situazione ai neo consiglieri. Ha sottolineato Scajola: “C’è stata una indecisione per diversi anni sul futuro delle Province che ha portato a una diminuzione del personale e a una difficoltà di gestione dell’ente. Una situazione talvolta presa come occasione per fare di meno. Ma le competenze su trasporti, rifiuti, acqua, scuole e strade sono rimaste le stesse. Questo fa capire quanto sia complessa la gestione di questo ente. L’elezione indiretta del Presidente ha portato alla mancanza di una Giunta. Abbiamo supplito dando deleghe“.

Al termine della seduta il Presidente Claudio Scajola ai nostri microfoni ha poi sottolineato: “In confronto alle altre volte mi pare abbiano votato una grande percentuale, i Comuni più piccoli anche. Poi era un giorno feriale.

Non ho notato una scarsa affluenza. Ha votato quasi il 66%. Nei comuni grossi sono stati tutti presenti, in quelli più piccoli e lontani , era un giorno feriale, quindi qualcuno è mancato”.

Per i prossimi anni rifiuti, trasporti e acqua?

“Sono avviati tutti e tre. Qualcuno è sulla fase forse più facile come partenza che è il Biodigestore. Credo che nel 2024 inizieranno i lavori.

Questo è importante, grazie anche al contributo che abbiamo ottenuto di 7 milioni duro e che abbasserà le tariffe quando sarà terminato l’impianto.

Quello dell’acqua è il più complicato, c’è un debito di 80 milioni euro che va ripianato con l’obbligo di cercare un privato in minoranza, che mettendo il capitale riesca a ripianarlo. Altrimenti il piano non sta in piedi e fallisce.

Questa cosa la sanno tutto. Se fallisce, per legge, va a gara con il privato tutto Rivieracqua. Stiamo lottando con i denti per far si che questo piano possa essere appetibile a qualche privato che, pur in minoranza, possa partecipare. Siamo in dirittura di arrivo per la gara.

C’è poi il problema del trasporto che deve essere rimodulato come sistema, perché oggi il trasporto non garantisce puntualità, non garantisce il servizio, è di qualità bassa e francamente è difficile poter pensare che le stesse modalità del trasporto pubblico siano uguale a quella di cinquanta anni fa. 

Ma non c’è ancora una soluzione, la dovrà inventare l’amministratore che dovrà gestire la nuova società”. 

Rinnovato l’appello per l’Albenga Carcare Predosa? 

“Eh sì, è un chiodo che porto avanti da più di vent’anni. Noi dobbiamo arrivare in questi territori, sul ferro, cioè con la ferrovia e su gomma con le strade. Ma per fare questo la soluzione migliore, che non mi sono inventato io, ma i tecnici venticinque anni fa è intersecare la Torino-Savona e l’Alessandria- Voltri per prendere i traffici Piemonte, Lombardia, Nord Europa e quindi di fatto fare il raddoppio dell’Autostrada dei Fiori che altrimenti oggi è già satura e anche quando saranno finiti i lavori, è un’autostrada a due corsie che non garantisce né sicurezza né possibilità di aumento dei traffici” .

Ha escluso che ci siano dei ritardi nei lavori del nuovo acquedotto?

“Sì, non ci sono. C’è un comunicato che l’amministratore Torno, mi ha mandato due ore fa, dove mi è stato confermato, quello che sapevo. 

Sarebbe stata un’ammissione, non essere stato informato come commissario Ato. Non c’è nessun cantiere fermo. Tutti i lavori sono in corso. I pagamenti ci sono. Qualcuno sarà più n ritardo, per carità. 

C’è stato un ritardo in alcuni cantieri per la fornitura dei tubi collegati al tema dell’acciaio. Ma si garantisce il cronoprogramma che permetterà entro aprile di avere terminato tutta la condotta così come è stato previsto. 

Spero di poter avere la notizia del finanziamento dell’Aurelia Bis e a quel punto mi viene bene la domanda. A quel punto potremo vedere sul progetto esecutivo quando sarà in corso di definizione. Se è necessario e possibile fare qualche ritocco e qualche modifica”.

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