CPR a Diano Castello: l’intervista al Prefetto Valerio Massimo Romeo
“Al momento non abbiamo ancora elementi certi documentali per poter dire che il centro si farà in provincia di Imperia. Tuttavia è quella del centro di Diano Castello un’ipotesi che è al vaglio del Ministero dell’Interno, come tante altre ipotesi riguardanti anche altre regioni, per l’istituzione dei Cpr.
In provincia di Imperia non so se sarà questa o altre ipotesi previste. Due cose posso dire con certezza: che il Ministero dell’inno sta lavorando su tutte le ipotesi vagliate e tra queste ipotesi anche quella di Diano Castello.
Poi saranno assunte le decisioni finali. Non è un compito facile, perché sta lavorando il Ministero su tutte le ipotesi previste nel territorio nazionale, perché l’Italia dovrà avere un Cpr almeno in ogni regione”.
Quanto può essere incisiva una rivolta se così si può definire dei sindaci del Golfo Dianese?
“Utilizzare il termine rivolta mi sembra improprio secondo me e anche eccessivo. L’incontro è stato molto proficuo, i sindaci del Golfo dianese sono delle persone assolutamente istituzionali, corrette e hanno rappresentato le loro ragioni.
Noi non abbiamo oggi una determinazione sul luogo esatto in cui in Liguria verrà attuato il Cpr.
Possiamo dire che sono al vaglio del Ministero dell’Interno anche una serie di benefici, che non riguardano soltanto la Liguria ma l’intero territorio dove verranno realizzate le strutture del Cpr, benefici a carico del dell’intera cittadinanza e dello stesso comune.
Tempistiche da rispettare? No, questo sinceramente io non lo so. Posso dire, sotto un profilo tecnico istituzionale e sottolineo tecnico istituzionale, che abbiamo bisogno dei Cpr. Perché senza Cpr non riusciremo mai a garantire la massima sicurezza sul nostro territori, in tema di espulsioni di cittadini extracomunitari che si comportano male nel nostro territorio nazionale”.