Assoluzione perché “il fatto non sussiste“. Questa la sentenza pronunciata questa mattina, in Tribunale a Imperia, dal collegio composto dai giudici Carlo Alberto Indellicati, Francesca Minieri e Antonio Romano nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati l’ex dirigente scolastica dell’Istituto Marconi di Imperia Daniela Pistorino (difesa dall’avvocato Antonino Favazzo) accusata di peculato d’uso e maltrattamenti nei confronti di insegnanti e personale scolastico (per le accuse di minacce, diffamazione e violenza privata è intervenuta la prescrizione).
Imperia: processo ex preside Ipsia, assolta Daniela Pistorino
In aula, prima della lettura del dispositivo, il Pubblico Ministero e l’avvocato della difesa si erano dilungati in lunghe repliche. In particolare, la Pm Veronica Meglio, soffermandosi sulle dichiarazioni spontanee dell’imputata, definendole “false“ e “smentite dai fatti“, aveva ribadito la richiesta di condanna a 4 anni e 2 mesi di carcere. Il legale dell’ex Preside aveva invece ribadito la richiesta di assoluzione in quanto i fatti contestati “non sussistono”.
“Meglio di così non poteva andare – ha dichiarato pochi istanti dopo la sentenza l’avvocato Antonino Favazzo – La istruttoria dibattimentale, così come è stata condotta, ha convinto il Tribunale. Dovremo attendere il deposito delle motivazioni per comprendere meglio i ragionamenti seguiti dal collegio.
L’intera linea difensiva è stata ritenuta vincente, il Tribunale non potrà che scrivere che i comportamenti tenuti dalla dottoressa Pisotrino erano quasi dei falli di reazione, rispetto alle innumerevoli provocazioni che venivano da un ristrettissimo numero di docenti che non aveva ben digerito la presenza della Pisotrino presso la scuola Marconi di Imperia.”
La Pisotrino potrebbe fare denunce per calunnia? “No, questo non credo, è una domanda che bisognerebbe fare a lei”.