Ha preso il via questa mattina a Torino la prima fase della requisitoria del Pubblico Ministero Giancarlo Avenati Bassi nell’ambito del processo per truffa aggravata ai danni dello Stato relativo al porto turistico di Imperia.
Il Pubblico Ministero ha iniziato la sua lunga requisitoria con una ricostruzione storica dei fatti, successivamente ha elencato le cinque contestazioni mosse a vario titolo agli imputati
- Era necessaria una gara per l’ingresso di Acquamare nella Porto di Imperia SPA. Ci voleva una gara ad evidenza pubblica.
- Era necessaria una gara per il rilascio della concessione demaniale alla Porto di Imperia SPA. La pubblicità sull’albo pretorio del Comune di Imperia e sui giornali non è bastata.
- Era necessaria una gara per individuare i costruttori una volta che l’Acquamare diventa non soltanto socio imprenditore e costruttore, ma general contractor.
- Il prezzo pattuito dalla permuta 70-30 non è congruo. Il reale prezzo è addirittura 76-24 e non è per nulla congruo.
- Acquamare non intendeva portare a termine la costruzione del porto turistico oltre il livello raggiunto, ovvero la realizzazione delle opere a mare. Si voleva costruire solo la parte che consentiva ricavi, ovvero la cessione dei posti barca.
