Dopo la risposta del vicesindaco della città di Imperia, Giuseppe Fossati, arriva la replica di Lucio Sardi, consigliere di opposizione del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, in merito alla cessione delle aree della ex ferrovia di RFI ad una società del gruppo Unicredit.
Imperia: ex stazione di Oneglia al gruppo Unicredit, la replica del consigliere Lucio Sardi
“La replica del vicesindaco Fossati ai miei rilievi sulla vicenda delle clausole del contratto di acquisto da RFI delle aree della ciclabile, portano la mente ad un episodio del film “I mostri” di Dino Risi.
In particolare mi riferisco all’episodio in cui un abile avvocato cerca (nel film con successo) di smontare le accuse di un testimone durante un’udienza in tribunale.
La tecnica dell’avvocato “mostro” del film di Risi, non consiste nel contestare nel merito i fatti raccontati dal testimone, ma nello smontarne la credibilità accusandolo di comportamenti personali inopportuni tali da denigrarlo e renderlo poco credibile.
Nel nostro caso Fossati, sfruttando la sua abilità dialettica per imbastire una simile trama, usa qualche pretesto formale per cercare di attribuirmi la patente di incompetente in materia urbanistica, per poter poi affermare che non avrei capito nulla della vicenda.
Il vicesindaco, nel ruolo di difensore dell’amministrazione comunale, invece di contestare la credibilità degli elementi che ho evidenziato per denunciare le storture contrattuali del contratto tra comune e RFI, tenta di mettere in dubbio la mia credibilità di “testimone/ contestatore”, disquisendo sull’uso delle terminologie edilizie utilizzate nel mio comunicato, che però nulla tolgono al merito delle mie valutazioni.
Fossati può pure giocare sulla correttezza dei termini che ho utilizzato per definire gli oneri richiesti in forma non monetaria ai soggetti che realizzano nuove costruzioni (opere a scomputo invece che quello di “aree a standard”), ma sui numeri, ovvero sul valore degli stessi concessi in permuta per acquistare i terreni della ciclabile, non dice una parola.
Non riuscendo a smentirmi sul punto principale del mio intervento, ovvero il rapporto tra gli oneri e le aree a standard a cui il comune rinuncia rispetto al valore del terreno che si acquista, il vicesindaco mi accusa di non sapere come si quantificano i valori delle aree a standard (nonostante io abbia citato proprio quelli calcolati e indicati nel contratto) e chiude la replica dandomi in sostanza del povero fesso che non ha capito nulla e fa interventi strampalati.
Nessuna argomentazione è stata portata da Fossati per smentire le mie valutazioni sui dati del contratto con RFI. Non porta infatti elementi per dimostrare che non sia corretta, o che sia giustificabile in qualche modo, la differenza di oltre due milioni di euro tra i 1.836.000 euro, a cui si comprerebbero le aree utilizzate per la ciclabile se le si pagassero in denaro, e i 4.034.241 euro degli oneri di urbanizzazione (pari a 2.497.215 €) e delle aree standard (pari a 1.537.026 €) “scomputati” a pagamento con il metodo della permuta.
Nella replica di Fossati inoltre non c’è nulla che provi a dimostrare che il comune non venga messo in una posizione di subalternità dalle penali e dai vincoli imposti contrattualmente per la rapida e incondizionata approvazione delle pratiche edilizie e varianti richieste dagli acquirenti privati delle aree ex RFI.
Per dimostrarsi “magnanimo”, o forse per compensare la scarsità di argomenti portati nella replica, il vicesindaco mi invita a un incontro a due per guidarmi verso il ravvedimento, alla stregua di un novello Paolo Di Tarso folgorato sulla via di Damasco (in questo caso sulla via di Diano Calderina) che finalmente vede la “luce divina” che guida l’azione di questa amministrazione.
Più laicamente rilancio la sua proposta invitandolo ad un incontro pubblico sul tema per consentire ai cittadini imperiesi di partecipare al confronto su una pratica amministrativa che modificherà in modo rilevante il centro di Oneglia e che quindi merita di essere maggiormente approfondita e valutata in tutti i suoi aspetti.
Comunico fin da ora che, previa acquisizione di ulteriore documentazione mediante istanza di accesso agli atti, è mia intenzione sottoporre la questione alla verifica degli organismi di controllo contabile competenti, al fine di sgomberare il campo da ogni dubbio sul rispetto delle norme in materia erariale. Sono convinto che sull’opportunità di procedere a questa verifica, possa convenire anche chi ha avuto la responsabilità di tali scelte e le ritiene, a differenza mia, oculate e tutte rispettose dell’interesse pubblico”.