“La mia non è politica, la mia è civiltà“. Queste le parole di Dargen D’Amico, in gara alla 74esima edizione del Festival di Sanremo con “Onda Alta”, in conferenza stampa dopo la seconda serata. In particolare, l’artista ha affrontato il tema delicato dell’immigrazione, trattato nel suo brano, ed tornato sull’appello al cessate il fuoco lanciato dal palco dell’Ariston nella prima serata.
Sanremo 2024: Dargen D’amico in conferenza stampa
“Cosa penso prima di salire sul palco? Qui a Sanremo il pensiero è sempre rivolto in maniera affettuosa alla porta di sicurezza che c’è sulla destra e che ti permetterebbe di uscire dal festival. Non tutti hanno la fortuna di avere una via d’uscita nella vita.
Mi sembra incredibile che si debba chiedere se si è d’accordo o no sul cessate il fuoco. Con la mia canzone vorrei raccontare attraverso il movimento ritmico il movimento delle persone e degli eventi. Il ballo è un rituale per superare le paure.
Perchè fa più rumore il mio appello di cessare il fuoco rispetto alla politica? Perchè la politica non l’ha detto, semplicemente. Un po’ è nel gioco di ruoli. Sono convinto che anche nella politica sia condivisa l’idea del cessate il fuoco ma non sempre sia possibile dirlo. Credo che se la politica non riesce a insegnare l’empatia ai più giovani non può insegnare nulla
La mia non è politica, la mia è civiltà. Siamo la somma di tutti i popoli che sono arrivati qua. La nostra ricchezza è la condivisione, la somma degli elementi che fanno parte di noi. Forse ho dei pregiudizi nei confronti della politica, ma essendo italiano sono forse giustificati”.
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