“Non credo di essere simile a niente nel bene e nel male. Sono venuto qui a Sanremo per portare il mio mondo, la mia storia, la mia esistenza“. Lo ha affermato Gazzelle nel corso della conferenza stampa post seconda serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo, in gara con “Spettacolare”. A fargli compagnia anche Fulminacci, l’artista che stasera duetterà con lui per la puntata dedicata alle cover e ai duetti.
Sanremo 2024: Gazzelle in conferenza stampa
Ti senti la quota ‘indie’ del festival?
“Non penso alle etichette. Non credo di essere simile a niente nel bene e nel male. Sono venuto qui a Sanremo per portare il mio mondo, la mia storia, la mia esistenza. Le mie canzoni parlano di quello che mi capitano nella vita, di quello che vorrei che mi capitasse o di qualcosa che non capiterà mai. Non so se è indie, sono io.
Non sono un tipo da Festival, conferenze stampa, è tutto nuovo, è per questo che sono qui, avevo voglia di novità.
È emozionante sapere di calpestare lo stesso palco che hanno calpestato Vasco Rossi, Lucio Dalla, Rino Gaetano e tanti altri che stimo”.
Come ti sei avvicinato alla musica?
“Mia zia Letizia stava molto con me quando ero piccolo ed era in fissa con Ligabue, lo ascoltava sempre e l’ho assorbito tanto. Lui ha il talento di sintetizzare dei concetti e delle emozioni e delle esperienze che solo pochi riescono a fare.
Come mai hai deciso di partecipare a Sanremo?
“Sanremo negli anni passati non era come adesso, ogni volta Sanremo ha attraversato il tempo in cui era, rispecchiava sempre l’epoca in cui veniva fatto. Negli ultimi anni secondo me, grazie a Amadeus, semplicemente Sanremo ha intercettato un certo tipo di musica, un certo tipo di generazione. Quindi semplicemente in questi anni vedendo tanti artisti che conosco, ho iniziato a pensare che potesse essere il palco giusto anche per me”.