“Ieri mi sono esibito mentre le persone fischiavano e se ne andavano, è stato difficile veramente, però alla fine è un parere, le persone potevano applaudire o stare neutre“. Lo ha affermato Geolier nel corso della conferenza stampa post quarta serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo, in gara con “I p’ me, tu p’ te”. Tra le altre domande, l‘artista ha commentato anche i fischi ricevuti ieri sera sul palco dell’Ariston dopo l’annuncio della vittoria della competizione cover e duetti.
Sanremo 2024: Geolier in sala stampa
I fischi dell’Ariston
“I fischi sono un modo per esternare un parere come l’applauso. Ieri mi sono esibito mentre le persone fischiavano e se ne andavano, è stato difficile veramente, però alla fine è un parere, le persone potevano applaudire o stare neutre. Mi ha colpito molto l’esibizione di Angelina, mi ha emozionato tantissimo. Sono contento che abbia vinto il rap ieri e sono felice di questo. Ieri ero in mezzo a dei grandi che hanno fatto la storia della musica italiana.
Se ho rubato la vittoria? Se mi sento in imbarazzo ad aver vinto? Mi sento in imbarazzo a rispondere a questa domanda. Ho una fan base che mi ha sempre supportato. Io mi sono solo esibito”.
Napoli e la morte di Giògiò
“A Napoli ci sono ragazzi che ce la vogliono fare. Esiste la Napoli bella e la Napoli brutta, come altre città. La mamma di Giògiò non ha creato una spaccatura, ha creato una legatura. Ora dopo la sua morte tutti i ragazzi si sono veramente impegnati per un riscatto”.
Il percorso verso Sanremo
“Abbiamo fatto tutto questo seguendo sempre le nostre idee. Siamo partiti dal rione, non è mai cambiata la nostra prospettiva. Sono partito da Secondigliano, quartiere di Napoli, e sono venuto a Sanremo. I ragazzi devono pretendere il futuro che gli spetta, non di aspettare che qualcuno glielo dia”.
Polemiche sul napoletano
“Se c’è un problema di razzismo? Non credo. Amadeus ha scelto me e la lingua napoletana. Se ci fosse stato un altro ragazzo che cantava una bella canzone in un altro dialetto lo avrebbe scelto. Non penso esista più il razzismo nord-sud, sud-nord. Il mercato sta diventando più rap. I ragazzi si sentono rappresentati dalla musica rap, non l’Italia come paese”.
Le emozioni del Festival
“Vi racconto un aneddoto. L’altra sera eravamo sul green carpet con Il Tre, che siamo i più piccolini, e ci cagavamo un po’ sotto. Dovevamo semplicemente camminare e ci dimenticavamo come si cammina. A un certo punto è arrivata Loredana Bertè, artista colossale. Mi sono sentito bene perchè lei ha detto ‘mi emoziono sempre quando salgo sul teatro Ariston’. Sentirlo dire da lei, artista di grande esperienza, è stato importante. Mi fa piacere saperlo”.
La prima vacanza non la voglio fare per me, ma per mia mamma e mio papà”.
Segui ImperiaPost su Instagram per tutti gli aggiornamenti in diretta dalla sala stampa.