17 Novembre 2024 10:17

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17 Novembre 2024 10:17

Imperia: Taxi, via libera del Consiglio fino a 12 nuove licenze, critiche dell’opposizione in consiglio. I tassisti: “È l’inizio della fine del nostro lavoro, ci vediamo in tribunale” / Video

In breve: Presenti tra il pubblico anche diversi operatori taxi che lavorano sul territorio.

È stata approvata in Consiglio Comunale la pratica di modifica regolamento trasporto pubblico non di linea, incremento del numero di licenze taxi del Comune di Imperia. Presenti tra il pubblico anche diversi operatori taxi che lavorano sul territorio.

Imperia: Taxi, via libera del Consiglio fino a nuove licenze, la discussione

Assessore Gianmarco Oneglio

“La Giunta per cercare di sopperire alle problematiche rilevate dall’utenza nel servizio di trasporto pubblico non di linea, ovvero i taxi, per sopperire alla problematica aveva previsto di attivare una turnazione obbligatoria del servizio e un monitoraggio al fine di capirne le criticità per porne rimedio.

A seguito di un periodo di monitoraggio, sia tramite riscontro da parte dell’utenza e tramite una verifica dei dati di arrivi si è compreso che il servizio era fortemente carente in particolare perchè il numero di licenze non riuscivano a sopperire alle chiamate dell’utenza. Per questo la Giunta ha chiesto al dirigente del settore di attivarsi per avviare la procedura propedeutica per attivare nuove licenze di taxi. È stato chiesto il parere all‘autorità di regolamentazione trasporti, l’organo tecnico nazionale che è atto a dare il parere sulle attività. È giunto il parere nel quale si consentiva il parere favorevole all’incremento di 12 licenze per il trasporto non di linea. A seguito di questo parere favorevole l’amministrazione ha inteso a fare le modifiche al regolamento, predisponendo un bando per l’attivazione fino a 12 licenze, con una riserva di 2 posti per chi avesse intenzione di utilizzare auto attrezzate per il trasporto di disabili motori gravi, delle quali la città di Imperia è sprovvista.

L’intenzione dell’amministrazione è partire subito con 8 licenze, di cui 2 per disabilità motoria, dopodiché si farà valutazione della situazione e successivamente si potrà attivare le altre 4. L’obiettivo è quello di andare incontro alle esigenze della città di Imperia, lo faremo con giudizio”.

Il consigliere Ivan Bracco (Imperia Rinasce) ha presentato un emendamento a firma anche di altri consiglieri di minoranza, che però, in sede di votazione, è stato bocciato.

Consigliere Ivan Bracco (Imperia Rinasce)

“La nostra è una proposta collaborativa con l’amministrazione per tutelare sia gli attuali titolari di licenza sia i futuri richiedenti. In questo momento il servizio di trasporto pubblico locale è inesistente e molte persone sono costrette a chiamare il servizio taxi. Proponiamo di assegnare fino a un massimo di 6 licenze taxi, partendo con quattro e due licenze speciali. Il rilascio inoltre prevede inoltre il versamento di un contribuito economico per ristorare in parte gli attuali titolari di licenza e una parte per migliorare il servizio.

Con l’emendamento cerchiamo di capire come il servizio può funzionare al meglio inserendo un numero minore di licenze. Avere un taxi fermo in stazione è importante però bisogna garantire che al lavoratore valga la pena di essere lì. Le persone che investono i soldi devono poter vedere il ritorno dell’investimento. La nostra è un’apertura, chiediamo solo di incrementarle gradualmente”.

Federico Diletto, operatore taxi

“Premetto che io parlo a titolo personale come hai detto tu e di una parte di colleghi. Era prevedibile anche perché questa amministrazione in tempi non sospetti ha sempre espresso la volontà di adeguarsi a Sanremo, sembra quasi che ci sia una sorta di competizione col Comune di Sanremo, comune che come tutti sappiamo ha più abitanti di Imperia, ha un festival di Sanremo, ha un casinò, ha tanti posti letto, hotel a 5 stelle, 4 stelle, un turismo che magari ci fosse a Imperia. Premesso ciò purtroppo con questo atto tanti consiglieri hanno dimostrato di non aver studiato perché le carte sarebbero da studiare e da vedere bene per specialmente il parere dell’ART (Autorità regolamentazione trasporti)”.

La contestazione che vi fanno è che ci sarebbero molte chiamate inevase da qui la conseguenza di un servizio che ha bisogno di essere rinforzato, è così?

“Noi non abbiamo un centralino ma abbiamo un numero unico, un sistema complesso. Noi questi dati li abbiamo studiati e non sono assolutamente da prendere in considerazione come ha detto l’assessore bensì sono da epurare di un buon 80%. Se gli uffici avessero bene i dati l’avrebbero individuato. Con questo atto purtroppo si mette in gravi condizioni anche economiche sia gli operatori tuttora esistenti che i 8/1o/12 nuovi che arriveranno, se ne arriveranno. Si può dire che è un po‘ l’inizio dalla fine di questo lavoro. Io e un altro gruppo di tassisti faremo ricorso, faremo opposizione, oltretutto ci sta già seguendo un avvocato amministrativista e quindi ci vedremo in tribunale”.

 

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