Anche l’Associazione “Michele de Tommaso” si unisce all’appello di altre associazioni, per quanto riguarda il nuovo regolamento, approvato dall’amministrazione Scajola, della Biblioteca Civica “Lagorio” di Imperia.
L’associazione ha chiesto un incontro con il sindaco e l’assessore alla cultura. Il motivo? La decisione di mettere a pagamento la sala convegni della Biblioteca Civica.
Imperia: biblioteca, sala convegni a pagamento. la nota dell’Associazione “Michele de Tommaso”
“L’Associazione “Michele de Tommaso” si è ufficialmente costituita il 14 luglio 2009, pur tenendo iniziative culturali, formative e scientifiche già da un lustro. L’Associazione è stata chiamata a far parte del “Comitato per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea”, costituito presso la Prefettura di Imperia. In quanto tale, l’ Associazione ha partecipato alle iniziative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, organizzando cinque giornate di studi seminariali.
A partire dal 2011, l’Associazione De Tommaso affiliata all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – ha organizzato ogni anno, presso la Biblioteca civica, un ciclo di conferenze dedicate ad uno specifico nucleo tematico. Svolte nel periodo autunno-inverno, hanno visto la partecipazione di studiosi di chiara fama nazionale ed internazionale.
Pare che ci siano in Italia città (e non poche) della grandezza di Imperia che considerano la diffusione della cultura, intesa nei suoi molteplici aspetti, come momento di crescita personale e collettiva e come sviluppo del territorio.
Le Amministrazioni di queste città, oltre a realizzare attività proprie, erogano incentivi economici e servizi nel campo della cultura, dello spettacolo, della musica, e collaborano alla realizzazione di iniziative culturali proposte da Associazioni
A Imperia, con la Delibera n.96 del.21.12.2023 la Giunta comunale ha elaborato, per l’utilizzo della Sala Convegni della Biblioteca, un nuovo regolamento, del quale ci interessa qui sottolineare due passaggi.
- Ciascuna Associazione che richiede la sala della Biblioteca è tenuta a versare 100 euro all’ora se gli incontri avvengono al di fuori del normale orario della biblioteca, e euro 25 all’ora se gli incontri avvengono durante il normale orario di apertura. Ciò significa che ogni incontro verrà a costare almeno 50 euro, dato che raramente un convegno dura meno di due ore. Ma il problema non è tanto la somma da erogare, anche se non è indifferente (10 incontri =500 euro), ma il significato che essa assume nel contesto cittadino. Nella più totale assenza di una visione della cultura sistematica e articolata da parte di questa Amministrazione, le attività culturali nella nostra città si reggono sostanzialmente in virtù delle iniziative di Associazioni, che operano senza ricevere un centesimo di contributo da parte pubblica e che mantengono l’attività grazie al volontariato diffuso delle molte persone, che si autofinanziano,.La gratuità non è un dono o un favore che le Amministrazioni fanno alle Associazioni, ma è, o dovrebbe essere, il riconoscimento di una attività e di un impegno che reca vantaggi a tutta la città.
- Nella stessa Delibera n. 96, all’ Articolo 1, si può leggere : “il Comune si riserva di valutare la pertinenza al Regolamento di ogni singola istanza di concessione, nonché la facoltà di escludere ogni attività che non corrisponda alle finalità generali predette”. E ancora: la Sala Convegni non può essere concessa ”quando si tratta di iniziative contrastanti con l’immagine pubblica del Comune” (Art.1/4). Frasi generiche, dal significato volutamente vago che appare come un pietoso ma pericoloso escamotage per affermare il diritto dell’Amministrazione a stabilire chi e che cosa può essere detto e non detto.
Per la nostra Associazione (e per altre, crediamo) la cultura è una questione estremamente seria e non sta all’ Amministrazione comunale dettare “l’agenda” delle iniziative e delle scelte culturali. E’ inconcepibile sottoporre al placet della Giunta le iniziative che vengono promosse nella Biblioteca civica.
La Biblioteca deve rimanere aperta alle attività di quanti ne intendano far uso per contribuire alla formazione di quell’idea di Comunità, cioè di cittadinanza consapevole, che è a fondamento della vita democratica.
L’Associazione De Tommaso condivide la richiesta, già formulata da altre Associazioni, al Sindaco e all ‘Assessorato alla Cultura, che venga stabilito un incontro al fine di ridiscutere collegialmente i criteri definiti dal Regolamento relativo all’uso della Biblioteca civica “Leonardo Lagorio”.”