17 Novembre 2024 08:24

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17 Novembre 2024 08:24

Imperia: blitz dei Carabinieri, sequestrata la bocciofila di Corso Roosevelt. Indagato Pietro Salvo/Le immagini

In breve: I Carabinieri hanno acquisto la relativa documentazione in Provincia.

La Procura della Repubblica di Imperia ha posto sotto sequestro la ex bocciofilaPietro Salvo” di Corso Roosevelt a Porto Maurizio.

Imperia: sequestrata la bocciofila di Corso Roosevelt

Il provvedimento, eseguito questa mattina, è per reati di natura edilizia. Contestualmente la Procura della Repubblica ha iscritto nel registro degli indagati il proprietario del terreno, l’ing. Pietro Salvo. I Carabinieri hanno acquisto la relativa documentazione in Provincia.

Nei giorni scorsi avevano preso il via i lavori di demolizione delle opere abusive site nella bocciofila, affidati all’impresa Aldo Greco (subappaltatrice Servizi Ecologici Srl) per un importo pari a 37.747.90 euro. Il responsabile dei lavori è il dirigente della Provincia di Imperia Michele Russo che ha preso il posto di Patrizia Migliorini, demansionata dal Presidente della Provincia Claudio Scajola.

I lavori di demolizione riguardano alcuni immobili abusivi. Una decisione che ha creato non poche polemiche visto che i costi sono a carico della Provincia, ma il terreno è ancora di proprietà di un privato, Pietro Salvo appunto.

La Provincia, una volta terminati i lavori, procederà all’acquisizione dell’ex bocciofila (115 mila euro), per realizzarvi un giardino e un parcheggio di 28 posti auto.

L‘acquisto dell’ex bocciofila era stato oggetto di vibranti discussioni in Consiglio Provinciale, il 14 settembre 2022, con l’uscita polemica dall’aula di Domenico Abbo e le tensioni con il Presidente Claudio Scajola.

L’ex bocciofila, lo ricordiamo, era finita agli onori della cronaca anche nell’ambito dell’inchiesta sul presunto giro di tangenti per l’affidamento di appalti pubblici che aveva portato agli arresti degli imprenditori Vincenzo e Gaetano Speranza e del consigliere provinciale e Sindaco di Aurigo Luigino Dellerba.

Dellerba, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto da Vincenzo Speranza una tangente da 2 mila euro proprio per ottenere l’affidamento dei lavori di realizzazione del parcheggio nell’ex bocciofila dopo l’acquisizone dell’area da parte della Provincia.

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