“Pensiamo che l’ultimo Consiglio Comunale abbia scritto una pagina davvero brutta nella storia della nostra città. Per non parlare poi del concetto di democrazia secondo questa maggioranza, a cominciare proprio dal dossier più spinoso, “relegato” volutamente (perché scomodo), a mezzanotte inoltrata – Queste le parole di Ornella Campagna, Roberto Duc ed Elisa Siri, i cittadini promotori della raccolta firme, alla luce di quanto accaduto lo scorso lunedì in Consiglio Comunale, con il respingimento della mozione con la quale l’opposizione, Partito Democratico (con Imperia Rinasce) e Alleanza Verdi-Sinistra, chiedeva l’istituzione di un pass per permettere ai residenti e ai lavoratori dei centri storici di parcheggiare gratuitamente anche nei parcheggi blu.
Imperia: parcheggi a pagamento, le considerazioni dei cittadini promotori raccolta firme
“D’altro canto la zuffa scoppiata fra il Sindaco, l’Assessore Gagliano ed un giornalista, ha fatto ben intendere quale fosse il clima della serata.
Tuttavia, il vero “piatto forte” della seduta sono stati gli interventi di alcuni esponenti della maggioranza: vediamoli più in dettaglio.
Volpe: afferma che non viene aumentata la tariffa ai residenti ed è vero. Peccato che PRIMA quei cittadini trovavano posto gratuitamente mentre POI lo pagheranno. L’aumento, anche senza toccare le tariffe, è dunque del 100%! Afferma poi che quella in corso è una battaglia politica seguita dai cittadini, mentre invece è stata un’iniziativa dei cittadini “adottata” dalla politica!!! Insiste sulla riduzione delle emissioni di CO2: quanto si inquina se, non trovando posto, si è costretti a fare molteplici giri della città?
Lazzarini: 600 posti bianchi in più? Dove? Non certo in centro. Dice che i posti prima bianchi e sempre occupati, ora che sono blu sono sempre liberi? Non sarà forse perché la gente non ce la fa più? Notte, festivi e pausa pranzo gratuiti? Che grande concessione! Oppure è una minaccia? Dicono di cercare una soluzione equilibrata? A più di 700 € a residente/lavoratore? Bell’equilibrio, ma per le casse comunali, non certo per i cittadini!
Gagliano: inizia l’intervento parlando di matematica ignorando, o forse schernendo, la tanta gente presente in sala ben più titolata di lui in materia. Provoca e deride i cittadini, forte del Presidente del Consiglio che, come sente qualche mugolio del pubblico in risposta alle provocazioni ricevute, lo zittisce, minacciando di sgomberare la sala. Della serie: ti piace vincere facile, vero? Sottolinea che le auto elettriche, cioè le più costose (quindi quelle dei ricchi), non pagano.
Sindaco: per Lui tutte le modifiche rompono equilibri (ed alcune volte, sembrerebbe, anche dell’altro), creando allarme da gestire. Mossa da abile politico con l’unico fine di chiudere ogni possibilità di dialogo. Quindi la disponibilità al confronto è nulla. Ritiene di non dovere alcuna risposta al rilievo che si tratti di una manovra con fini economici, definendolo “infantile”. Chissà perché, proprio la mossa scaltra con cui dribbla una delle rimostranze più insidiose, ci fa sospettare che essa sia più che fondata. Cita poi il “disordine” in cui versa Piazza Duomo, dove però i parcheggi sono tutti a pagamento. Dunque: secondo il Sindaco i posti blu dovrebbero ridurre i problemi, salvo poi dire che in Piazza Duomo avviene esattamente l’opposto. Ora sostiene pure una cosa ed il suo esatto contrario? Mah!!!
Su Agnesi dichiara che ci saranno altri posti liberi ma intanto cancella tutti quelli che c’erano già, poi si vedrà…
Annuncia che la sua intenzione è quella che qualunque residente/lavoratore possa parcheggiare, gratuitamente, a non più di 7 o 8 minuti a piedi ma intanto cosa fa? Toglie i pochi bianchi da Agnesi ed una parte di quelli a Piazzale Padre Cristino, che sono proprio a quella distanza dal centro.
Idem a Porto Maurizio: toglie Corso Saffi e pure Via Siffredi, anche in questo caso due vie proprio alla distanza da Lui indicata come “giusta”. Lei signor Sindaco, dal piazzale del Prino al Parasio, a piedi, impiega solo 7 minuti? In salita? Congratulazioni: siamo più giovani di Lei ma quel “tempo” noi ce lo scordiamo! Conclude che sarebbe bello esentare i residenti ma che non si può perché sono troppi. Tradotto: per Lui sono proprio i residenti ed i lavoratori a dovere pagare questo conto salatissimo”.
Intanto, lo ricordiamo, i cittadini hanno lanciato una petizione su Change.org, contro il nuovo piano della sosta (QUI per firmarla).